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XRP, il token di Ripple, ha registrato un notevole aumento dell’attività di buying and selling, con i volumi che sono saliti dell’55% mentre il valore dell’asset è tornato a crescere.
Nello specifico, XRP ha avuto un aumento del 4% nelle ultime 24 ore che ha seguito la crescita di circa il 10% dell’ultima settimana. Al momento, il token viene scambiato a 0,46 dollari e sembra essersi stabilizzato su questo valore.
Secondo i dati di CoinMarketCap, i volumi di buying and selling di XRP sono aumentati del 55%, raggiungendo un valore totale di 1,5 miliardi di dollari in transazioni.
Questo aumento del quantity di buying and selling coincide con una tendenza più ampia all’interno dell’ecosistema delle criptovalute, dove il valore di XRP è rientrato in territorio positivo, suggerendo una potenziale fase di recupero per la criptovaluta di Ripple.
In generale, l’intero mercato delle criptovalute ha sperimentato un rimbalzo, con diversi asset principali che hanno mostrato segni positivi. Bitcoin è cresciuto dello 0,88% nelle ultime 24 ore, mantenendosi vicino ai 57.700 dollari.
Ethereum è aumentato dell’1,35% salendo sopra i 3.100 dollari, mentre BNB e Solana sono cresciuti rispettivamente dello 0,79% e dell’1,23%, arrivando a un valore di 530 dollari e 138 dollari.
L’aumento del quantity di buying and selling di XRP e il ritorno a movimenti di prezzo positivi riflettono una crescente fiducia e sentiment di mercato da parte dei dealer.
Previsioni del valore di XRP
L’aumento del quantity di buying and selling di XRP ha portato diversi analisti advert effettuare previsioni sul valore futuro dell’asset di Ripple.
L’analista Armando Pantoja, ha condiviso su Twitter una previsione su XRP. Secondo Pantoja, l’asset potrebbe raggiungere i 20 dollari entro il 2025, tenendo conto del livello di supporto tra gli 0,40 e gli 0,50 dollari che suggerisce una nuova crescita.
XRP è attualmente vicino alla banda inferiore di Bollinger, indicando che potrebbe essere in una situazione di ipervenduto, il che preannuncia un possibile rimbalzo. Inoltre, la media cellular è superiore al prezzo attuale, un indicatore frequentemente interpretato come segnale rialzista che potrebbe attrarre nuovi acquirenti.
Armando Pantoja ha anche osservato un basso quantity di buying and selling durante la fase di consolidamento, suggerendo che un eventuale aumento di quantity potrebbe fungere da catalizzatore per un incremento del valore.
Storicamente XRP ha spesso registrato una crescita significativa dopo un periodo di stasi del valore.
Tuttavia, si tratta di una previsione molto ottimistica, considerando che XRP è ancora sotto il dollaro. Come tutte le previsioni infatti, anche quella di Armando Pantoja va presa con la dovuta attenzione.
In attesa di una crescita del valore di XRP, i dealer stanno puntando su token in presale legati al gaming Web3 come PlayDoge.
PlayDoge
PlayDoge è un gioco P2E basato sul token nativo PLAY e ispirato al Tamagotchi, un “life simulator” portatile prodotto dalla ditta giapponese Bandai, molto in voga negli anni ’90.
La presale del progetto ha raccolto più di 5,6 milioni di dollari, con il token PLAY venduto a un valore attuale di 0,00518 dollari.
Il gioco verrà rilasciato su dispositivi portatili dopo il itemizing del PLAY su CEX e DEX, previsto al termine della raccolta fondi. Caratterizzato da una grafica retrò in pixel-art advert alta definizione, PlayDoge affiderà ai giocatori la cura di un cucciolo di Doge virtuale.
Per nutrirlo e tenerlo di buon umore, sarà necessario affrontare diversi mini-giochi ispirati ai generi classici del gaming come il platform e gli sparatutto.
Tenendo il Doge felice, sarà possibile ottenere ricompense passive in token PLAY. Questi si potranno utilizzare per sbloccare potenziamenti per superare i livelli dei mini-giochi più difficili.
Inoltre, il token PLAY si potrà mantenere nel pockets, vendere o mettere in staking, in modo da ricevere un guadagno passivo in base all’APY.
Per maggiori informazioni su come comprare PlayDoge è possibile leggere questa guida.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.