L’utilizzo delle crypto è in piena espansione, in particolare per quanto riguarda alcune di queste, come Ethereum, Solana o Tron.
Lo rivela un report pubblicato un paio di giorni fa da a16zcrypto.
Il report sull’utilizzo delle crypto: Ethereum, Solana e Tron guidano il settore
Il report è intitolato State of Crypto Report 2024, e contiene molte informazioni riguardo l’utilizzo e l’adozione delle criptovalute.
Si tratta del terzo report annuale di a16zcrypto sull’adozione delle criptovalute a livello globale, tanto che dal primo numero advert oggi molte cose sono cambiate.
Allora le criptovalute non erano in cima alle agende dei decisori politici, mentre ora il principale candidato alla presidenza degli USA ha addirittura emesso un proprio token.
Inoltre ora ci sono gli ETF spot sulle borse statunitensi, e Ethereum è passata alla Proof-of-Stake.
Il report mostra tutti questi cambiamenti, ed analizza l’emergere di applicazioni chiave come le stablecoin, e dell’intersezione tra crypto e altre tendenze tecnologiche chiave come l’intelligenza artificiale.
I punti chiave del report: i dati report di Solana e Tron
Il report individua sette punti chiave:
- L’attività e l’utilizzo delle criptovalute che raggiungono i massimi storici
- Le criptovalute sono diventate una questione politica chiave in vista delle elezioni statunitensi
- Le stablecoin hanno trovato un adattamento prodotto-mercato
- I miglioramenti infrastrutturali hanno aumentato la capacità e ridotto drasticamente i costi di transazione
- La DeFi rimane popolare e continua a crescere
- Le criptovalute potrebbero risolvere alcune delle sfide più urgenti dell’intelligenza artificiale
- Un’infrastruttura più scalabile ha sbloccato nuove applicazioni on-chain.
In particolare mostra come l’utilizzo e l’adozione delle crypto a livello globale abbia raggiunto i massimi livelli di sempre.
Ethereum, Solana e Tron tra i chief nel crescente utilizzo delle crypto
Il primo dato che emerge è che in tutta la storia delle criptovalute non ci sono mai stati così tanti indirizzi attivi mensilmente.
Il mese scorso infatti hanno interagito almeno una volta con una blockchain ben 220 milioni di indirizzi, una cifra più che triplicata rispetto alla high quality dell’anno scorso.
Questa esplosione è dovuta principalmente a Solana, con circa 100 milioni di indirizzi attivi.
Ethereum comunque rimane in termini assoluti la blockchain che attira la quota maggiore di interesse totale degli sviluppatori (20,8%), seguito da Solana e Base.
Sono aumentati anche il numero di utenti mensili dei pockets su cell, che ha toccato il massimo storico a giugno a quota 29 milioni.
Gli USA la fanno da padrone, con la quota maggiore di utenti mensili di pockets crypto (12%), anche se questa quota negli ultimi anni è diminuita. Dopo gli USA ci sono la Nigeria e l’Argentina.
È invece molto difficile stimare il numero effettivo di persone che utilizzano criptovalute, e secondo la stima di a16zcrypto potrebbero essere da 30 a 60 milioni attivi mensilmente in tutto il mondo. Si tratta solamente del 5-10% del numero totale dei 617 milioni di possessori di criptovalute, quindi la stragrande maggioranza degli utenti risulta limitarsi all’holding, soprattutto sul breve periodo.
La rete Solana
Solana risulta essere in assoluto la blockchain in più rapida crescita, per quanto riguarda il suo utilizzo.
Lo è in particolar modo per il numero degli indirizzi attivi, che però non necessariamente corrisponde al numero degli utenti, ma è comunque anche molto avanti per quanto riguarda lo sviluppo.
D’altronde già nel 2023 Solana ha fatto segnare un vero e proprio increase sui mercati crypto, cosa che già suggeriva un forte aumento dell’utilizzo e del numero degli utenti.
Non è ancora arrivata a sfidare direttamente Ethereum, se non per quanto riguarda il numero di transazioni, dato che le charge su Solana solo molto più basse delle charge sul layer-1 di Ethereum. Stanno però crescendo molto anche i layer-2 su Ethereum, come Base, con charge sui livelli di quelli di Solana.
L’ecosistema Tron
Tron è ormai molto utilizzato, soprattutto per transazioni in USDT.
Anche in questo caso la differenza la fanno le charge, visto che scambiare USDT su Ethereum ha charge molto più alte.
USDT nacque anni fa su Omni, una sidechain di Bitcoin, ma il suo utilizzo è esploso quando è sbarcato anche su Ethereum.
Il problema è che ormai le charge sul layer-1 di Ethereum sono troppo alte perche abbia senso per utilizzarlo per transazioni in USDT di importo basso, quindi la maggior parte di queste sono state spostate su Tron.
Base tra i layer-2 di Ethereum per eccellenza
Il layer-2 di Ethereum più citato nel report è Base, di Coinbase, che pur non avendo un suo token si sta affermando come uno dei più interessanti in assoluto del panorama crypto.
Il motivo del suo successo sono sempre le charge molto, basse, ed i tempi di esecuzione molto rapidi.
La crescita di Base è stata importante, anche perchè essendo un progetto recente partiva praticamente da zero.
D’altronde dietro Base c’è il colosso americano dei mercati crypto, quindi period più o meno scontato che avesse successo.
In particolare sono proprio le stablecoin a fare maggiormente la differenza, allo stato attuale, per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti crypto, e Coinbase è anche dietro la seconda stablecoin al mondo, USDC di Circle.
L’altro settore molto attivo è la DeFi, dove tra l’altro Base si sta ritagliando un ruolo sempre più importante, e dove le tre chain dominanti sono proprio Ethereum, Tron e Solana. La DeFi ormai rappresenta il 34% degli indirizzi attivi giornalmente.