Thursday, September 19, 2024

una nuova rete di stablecoin da ex dirigenti di Coinbase

Alcuni ex dirigenti  di Coinbase stanno lanciando una rete globale di pagamento basata su stablecoin chiamata Bridge. 

Stando a quanto rivelato da Fortune, hanno raccolto ben 58 milioni di dollari per finanziarne lo sviluppo. 

Cos’è Bridge, la nuova rete di stablecoin di Coinbase

Bridge è una rete globale di pagamento basata su stablecoin fondata da due ex dirigenti di Coinbase, Zach Abrams e Sean Yu. 

Abrams è anche il CEO della società, ed in passato è stato Chief Product Officer presso Brex, poi Head of Client presso Coinbase ed in seguito GM presso Sq.. 

Yu invece è il Chief Expertise Officer, ed in passato è stato Workers Engineer ed Engineering Supervisor in Airbnb, Coinbase, Doordash e Sq.. 

Prima di Bridge, Abrams e Yu avevano fondato una società di pagamenti P2P, Evenly, poi acquisita da Sq. di Jack Dorsey.

Bridge sta lavorando alla creazione di un’infrastruttura utile agli sviluppatori per poter sfruttare appieno le stablecoin. 

La società è stata lanciata 18 mesi fa, e da allora dichiarano di aver già fornito a milioni di persone un accesso più rapido ed economico ai pagamenti transfrontalieri. Dichiarano anche di aver consentito a governi ed agenzie di aiuti di distribuire i fondi a migliaia di persone in modo efficiente. 

L’obiettivo è quello di sviluppare una rete di pagamento globale basata su stablecoin alternativa a Swift e carte di credito. 

Tra gli investitori in Bridge spiccano Sequoia, Ribbit e Index, e tra i clienti Coinbase e SpaceX. 

Tra i servizi forniti ci sono l’integrazione dei pagamenti in stablecoin in pochi giorni, e soprattutto l’invio di denaro in tutto il mondo in pochi minuti ed a costi ridottissimi. 

Fino advert oggi complessivamente Bridge ha elaborato un quantity di pagamenti annuali pari advert oltre 5 miliardi di dollari.

Il finanziamento

Fortune ha rivelato che la società in totale ha già raccolto finanziamenti per 58 milioni di dollari. 

Di questi, 40 milioni provengono da un recente investimento di Sequoia e Ribbit, mentre gli altri provengono da precedenti finanziamenti non divulgati. 

Non si sa molto di più a riguardo, nemmeno la valutazione complessiva della società. 

Si sa solo che, a differenza di altre aziende crypto che operano con le stablecoin, Bridge ha il sostegno di alcune delle principali società di enterprise capital generaliste della Silicon Valley, tra cui per l’appunto soprattutto Sequoia, Ribbit e Index. 

Lo sviluppo

Come cube il nome stesso, stanno lavorando advert un sistema che consenta di creare bridge tra le various blockchain. 

Infatti il associate di Haun Ventures, Chris Ahn, ha rivelato a Fortune che in realtà non ci sarebbe bisogno di Bridge se ci fosse una sola stablecoin su una singola blockchain, e che il suo valore aggiunto sta appunto nel consentire agli sviluppatori di muoversi senza problemi tra fiat e differenti stablecoin e tra various blockchain.

Bridge nasce come un set di API di basso livello per consentire alle aziende di usare una stablecoin senza alcun particolare problema. 

Gli sviluppi futuri prevedono che Bridge faccia diventare le stablecoin una specie di ferrovia dei pagamenti a livello globale. consentendo agli sviluppatori di integrare i pagamenti crypto in stablecoin senza problemi. Il progetto viene considerato un analogo Web3 di Stripe. 

I clienti

I due clienti attuali più di spicco di Bridge sono Coinbase e SpaceX di Elon Musk.

In particolare SpaceX che usa Bridge per raccogliere pagamenti in various giurisdizioni in valute various e spostarli tramite stablecoin nella sua tesoreria globale. 

La società però lavora anche con aziende crypto, come la blockchain Stellar e l’app Bitcoin Strike, fornendo l’infrastruttura per le funzionalità di pagamento in stablecoin.

Invece Coinbase la usa per aiutare gli utenti a trasferire USDT su Tron e USDC su Base, il suo layer-2 per Ethereum. 

Il creatore di Base, ed ex collega di Abrams in Cinbase, Jesse Pollak, ha dichiarato: 

Il lavoro che stanno facendo per aiutare le aziende tradizionali a entrare nella blockchain è molto importante. Tutte le aziende avranno tutti i loro asset nella blockchain, perché sarà più veloce, più economico e più disponibile a livello globale”.

Da notare che un focus importante per l’azienda sarà quello della conformità normativa. 

La maggior parte dei nuovi fondi verrà utilizzato per lo sviluppo, ma servirà anche per creare relazioni stabili con istituzioni finanziarie globali per abilitare rampe di accesso e di uscita in valute various. La società comunque ha già acquisito licenze in 48 Stati e una licenza VASP dalla Polonia, e sta richiedendo ulteriori licenze a New York, in Europa ed altrove.

Secondo Abrams, sebbene le stablecoin non hanno ancora guadagnato molta fiducia tra le aziende non crypto, il crescente panorama della regolamentazione, e l’economia di base, potrebbero consentire loro di conquistare il enterprise.

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