Una banca dell’Australia sarà tra i primi istituti finanziari a sperimentare le nuove funzionalità delle CCIP Non-public Transactions di Chainlink.
Lo ha annunciato oggi la stessa Chainlink con un comunicato stampa ufficiale.
La banca dell’Australia sceglie Chainlink per garantire privateness
Si tratterà di Australia and New Zealand Banking Group (ANZ), multinazionale di servizi bancari e finanziari con sede a Melbourne, e seconda banca più grande dell’Australia per asset (quarta per capitalizzazione di mercato).
È un gruppo bancario nato dalla fusione di numerous banche, tra cui ANZ Financial institution, nata nel 1951.
Il gruppo ha più di 40.000 dipendenti ed un fatturato superiore ai 20 miliardi di dollari.
È quotato in borsa con il ticker ANZ, sia alla borsa di Sidney che la Nasdaq, e capitalizza più di 93 miliardi di dollari.
Nel 2022 ha anche lanciato una banca digitale, ANZ Plu, ed ha finanziato una startup blockchain.
In precedenza, nel 2015, si period già unita al progetto Hyperledger.
ANZ pertanto è un istituto finanziario tradizionale con alle spalle diversi decenni di operatività, ma che da qualche anno a questa parte ha deciso di entrare anche nel mondo crypto.
Le CCIP Non-public Transactions di Chainlink scelte dalla banca dell’Australia
La nuova funzionalità CCIP Non-public Transactions è stata creata da Chainlink per affrontare le sfide di lunga information in materia di conformità e riservatezza relative all’interoperabilità delle blockchain, con l’obiettivo proprio di aprire la strada ed una più ampia adozione istituzionale della blockchain.
Si tratta, come cube il nome, di una funzionalità di tutela della privateness basata sul nuovo Chainlink Blockchain Privateness Supervisor, e che consente agli istituti finanziari di mantenere la riservatezza dei dati, l’integrità dei dati e la conformità normativa durante le transazioni su reti blockchain.
ANZ la sperimenterà per il regolamento cross-chain di asset reali tokenizzati (RWA) nell’ambito dell’iniziativa Mission Guardian della Financial Authority of Singapore (MAS).
La privateness nelle transazioni cross-chain non è mai stata particolarmente protetta, impedendo così alle istituzioni finanziarie di interagire in modo significativo tra i vari ambienti blockchain in un modo da soddisfare requisiti normativi come GDPR e MiFID II. Infatti questi requisiti istituzionali includono la necessità di una privateness end-to-end completa.
Secondo Chainlink invece il suo Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP) è ormai lo normal del settore per la connessione di ecosistemi blockchain sia pubblici che privati.
Chainlink Blockchain Privateness Supervisor
Il Blockchain Privateness Supervisor di Chainlink consente alle istituzioni di collegare catene non-public advert altre blockchain pubbliche e non-public sfruttando la rete pubblica Chainlink CCIP. Story connettività viene ottenuta rivelando solo le informazioni onchain selezionate dall’istituzione come necessarie per elaborare ogni transazione.
CCIP Non-public Transactions sfrutta Blockchain Privateness Supervisor per abilitare un nuovo protocollo di crittografia e decrittografia onchain, consentendo transazioni istituzionali cross-chain su più catene non-public, mantenendo al contempo privati i dettagli della transazione, inclusi dati, importi di token e controparti.
ANZ e Chainlink hanno già dimostrato la liquidazione cross-chain di asset tokenizzati, evidenziando come gli istituti finanziari possono sfruttare Chainlink CCIP per offrire ai propri clienti la possibilità di negoziare e liquidare asset tokenizzati su blockchain pubbliche.
I commenti
Il Banking Companies Lead di ANZ, Nigel Dobson, ha dichiarato:
“Le nuove funzionalità di privateness cross-chain di Chainlink hanno il potenziale per accelerare ulteriormente l’adozione istituzionale della blockchain abilitando la privateness end-to-end tra le reti blockchain. Attraverso la nostra collaborazione in corso con Chainlink Labs, non vediamo l’ora di testare CCIP e dimostrare come questo problema di privateness di lunga information può essere affrontato”.
Il co-fondatore di Chainlink, Sergey Nazarov, ha aggiunto:
“La privateness è un requisito fondamentale per la maggior parte delle transazioni istituzionali. Finora il settore blockchain non ha fornito il livello di privateness necessario per far procedere con successo queste transazioni istituzionali, limitando la crescita dell’intero settore. Ora che le transazioni non-public tra catene sono possibili, ci aspettiamo un afflusso ancora maggiore di adozione istituzionale di blockchain, CCIP e dello normal Chainlink in generale. Siamo entusiasti di continuare la nostra collaborazione con ANZ ed esplorare come effettuare grandi transazioni su più catene in un modo che aiuti a soddisfare i loro requisiti di conformità e legali, consentendo il loro ingresso nel mercato e la crescita dell’intero settore blockchain attraverso la loro entusiasmante partecipazione”.
