Sunday, December 22, 2024

Trump ha fatto un discorso rivoluzionario

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Qualche giorno fa ha avuto inizio la conferenza Bitcoin 2024 a Nashville, che ha avuto già ospiti di un certo rilievo, da Michael Saylor fino all’ex presidente Trump. Il discorso tenuto sabato da quest’ultimo è apparso come totalmente rivoluzionario e pieno di promesse.

Secondo Isaiah McCall, editor di Medium e di Yard Sofa, una pubblicazione che si occupa di blockchain, finanza e politica, le premesse sono molto valide e, se Trump verrà eletto, non solo Bitcoin e il settore delle criptovalute, ma anche l’intera economia andrà a migliorare.

Il dubbio è se, una volta eletto, Donald Trump terrà fede alle sue promesse: intanto la prevendita di un token indirettamente legato a Bitcoin, 99BTC, ha superato $2,5 milioni e si prepara al itemizing, che potrebbe vederlo esplodere anche grazie al learn-to-earn.

Il discorso di Donald Trump al Bitcoin 2024: che cosa c’è di positivo?

Isaiah McCall, editor di Medium e di Yard Sofa, una pubblicazione che si occupa di blockchain, finanza e politica, e che conta 40.000 follower, ha potuto assistere dal vivo al discorso di Donald Trump a Nashville lo scorso sabato, durante la conferenza Bitcoin 2024.

I punti essenziali sono stati cinque: in primo luogo il licenziamento immediato di Gary Gensler dalla SEC, creare una riserva strategica di Bitcoin per gli Stati Uniti, creare una activity pressure sulle criptovalute, fermare l’operazione Choke Level, eliminare la tassazione del 50% messa dall’amministrazione Biden-Harris e infine scarcerare Ross Ulbricht, il creatore di Silk Highway.

Trump è salito sul palco con “God Bless the USA”, anche se con un’ora di ritardo, ma ha fatto una battuta divertente: ha detto infatti che i servizi segreti avevano bisogno di più tempo per ispezionare la sala, motivo per il quale ha iniziato più tardi.

“Il motivo per cui sono interessato a Bitcoin è sintetizzato in due parole: America First”, ha detto Trump. “Vogliamo che posti come la Cina abbiano successo con Bitcoin, ma vogliamo che l’America abbia più successo”.

Trump, come fa notare McCall, ha giocato su ciò che funzionava, ottenendo grande riscontro dalla folla con la frase già detta da Saylor: “Non vendere mai i tuoi Bitcoin”. Secondo McCall, Trump non è il miglior presidente per le criptovalute, ma è quello che ha migliori possibilità di vittoria.

C’è infatti Robert Kennedy Jr., che capisce di più le criptovalute e promette di acquistare 4 milioni di $BTC se eletto presidente. “Gli Stati Uniti detengono il 19% delle riserve auree globali, non vedo perché non possiamo detenere lo stesso”, ha detto Kennedy. “Bitcoin è la valuta perfetta”.

Tuttavia Donald Trump, se dovesse vincere, potrebbe portare i repubblicani advert avere il controllo totale del governo e persone come la senatrice del Wyoming, Cynthia Lummis, potrebbero mettere in primo piano BTC, senza dimenticare che JD Vance, vicepresidente di Trump, detiene anche Bitcoin.

Trump manterrà le promesse fatte se verrà eletto?

Secondo Isaac McCall, inoltre, alcuni noti sostenitori di Bitcoin che credono che Trump stia agendo in questo modo solo per ottenere voti, potrebbero incorrere in errore, anche se alcune imprecisioni fatte nel suo discorso potrebbero avvalorare questo pensiero.

Il discorso di Donald Trump è diventato anche un evento “purchase the rumor, promote the information” per le criptovalute, sempre secondo McCall, visto che Bitcoin ha raggiunto subito dopo i $70.000.

McCall conclude la sua riflessione, chiedendosi se Bitcoin stia diventando una moneta di Trump. “Alla conferenza di quest’anno, abbiamo visto cappelli “Make Bitcoin Nice Once more”, tonnellate di supporto per MAGA e poco o nessun supporto democratico”.

“Questo significa che Bitcoin sta diventando una moneta di Trump, in un certo senso, e che oscilla in base alla vittoria o meno di un partito. Non sono sicuro che questa sia una cosa positiva o meno.”

In ogni caso, secondo McCall, quello a cui si è assistito sabato è un evento storico, in quanto Trump è il primo presidente a sostenere Bitcoin. “Anche se si tirasse indietro da altre promesse, ho difficoltà a credere che potrebbe farlo senza gravi contraccolpi. Questo è un nuovo giorno per Bitcoin e, per quanto le altcoin siano un anatema per i Bitcoiner, è un nuovo giorno anche per le criptovalute.”

Potrebbero quindi beneficiarne anche altri progetti, come 99BTC, che ha superato $2,5 milioni in prevendita e, puntando sul far conoscere a tutti il più possibile sulle crypto, ricompensando con i token 99BTC, potrebbe esplodere con il itemizing.

99Bitcoins: il progetto del learn-to-earn supera $2,5 milioni e si avvicina al termine della sua prevendita

99Bitcoins ha superato $2,5 milioni nella sua prevendita grazie a fattori come il learn-to-earn, un nuovo modo di imparare tutto quello che si può sulla blockchain e sul settore crypto, ricevendo in cambio token 99BTC.

Il progetto infatti mette a disposizione vari device sulla sua piattaforma, già nata con l’intenzione di diffondere la conoscenza del settore, che gli utenti possono usare allo scopo di apprendere e guadagnare token nativi.

Il token 99BTC è costruito su Ethereum ed è passato successivamente al BRC-20: offre il meccanismo di staking, che al momento ha un APY del 672%, per garantire introiti passivi sin da subito ai suoi investitori.

Attivo anche un airdrop da parte del workforce, che mette in palio 99.000 dollari in 99BTC e che verranno distribuiti tra 99 utenti: per partecipare è sufficiente visitare il sito del progetto e seguire tutte le indicazioni.

Per acquistare 99BTC in prevendita prima del suo termine, basta collegare o scaricare un crypto pockets compatibile e usare ETH, USDT, BNB per l’acquisto o una carta di debito/credito bancaria. Chi vuole può anche approfittare dello staking sin da subito: al momento ci sono oltre 1,6 miliardi di token in blocco.

Chi vuole mantenersi aggiornato, può seguire i canali ufficiali di 99Bitcoins su X, Telegram e Discord, anche per conoscere la information esatta del lancio del giveaway previsto dal progetto.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

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