Secondo quanto emerso nell’ultimo report di CoinGecko, il mercato degli NFT si troverebbe in un momento di forte difficoltà.
A differenza del resto delle attività crittografiche, dove si registra un aumento delle partecipazioni, nelle borse dei non fungible tokens è ancora bear market.
La prospettiva emerge sia da sul fronte dei prezzi delle maggiori collezioni, che sui volumi di vendita complessivi del mercato.
Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
CoinGecko: l’inverno crypto per il mercato NFT non è ancora terminato
Secondo CoinGecko, il più grande aggregatore di dati indipendente sulle criptovalute, il mercato NFT si trova ancora in bear market.
Dall’ultimo report pubblicato emerge chiaramente come la comunità abbia ridotto fortemente i propri investimenti nel settore.
Se infatti da un lato il mercato degli asset crittografici è cresciuto a vista d’occhio durante il 2024, non possiamo dire lo stesso per la controparte dei non-fungible tokens.
Soprattutto nel terzo trimestre, CoinGecko osserva volumi di buying and selling in calo del 61% da 3,1 a 1,2 miliardi di dollari. Allo stesso tempo anche i volumi dei prestiti NFT sono scesi drasticamente di quasi il 74% passando da 1,1 miliardi a 284 milioni di dollari.
Dopo il forte increase del 2021, questa nicchia di mercato non si è più ripresa pur continuando advert innovare tecnologicamente.
Gli utenti preferiscono destinare la propria liquidità verso asset più facilmente liquidabili e con maggiori opportunità di Yield.
A contribuire a questo state of affairs macabro per il mercato NFT, c’è anche lo zampino di Bitcoin, che negli ultimi 2 anni ha aumentato del 50% la propria dominance sul resto del settore.
Inoltre l’assenza di un panorama favorevole alla speculazione e l’insorgenza di una vasta gamma di opzioni di investimento differenti, ha risucchiato gran parte della liquidità presente fino a poco fa nel mondo NFT.
Questa tipologia di asset unici nel loro genere rimangono tuttavia una risorsa fondamentale per attività come la tokenizzazione, il gaming e l’arte.
Sempre più organizzazioni implementano token non fungibili all’interno delle proprie attività, riflettendo il valore utilitario di questa rivoluzione ancora poco apprezzata dal mercato.
Prezzi delle maggiori collezioni secondo i dati CoinGecko
Secondo i dati CoinGecko, le principali collezioni del mercato NFT stanno perdendo valore nel controvalore in dollari ed ETH.
Rispetto ai massimi storici registrati a fantastic 2021, oggi le quotazioni delle collezioni più affermate sono in forte drawdown.
Per fare un esempio i “CryptoPunks”, che advert ottobre 2021 avevano un flooring value di 120 ETH, ora valgono appena 26,29 ETH.
Facendo una conversione in FIAT secondo i prezzi storici di Ethereum la perdita appare ancor più drammatica con oltre 350.000 dollari di valore spazzati by way of.
La capitalizzazione complessiva della collezione rimane di 267.742 ETH, pari a circa 700 milioni di dollari.
Lo stesso destino dei CryptoPunks è toccato anche advert altri NFT del mercato come i “Bored Ape Yacht Golf equipment”, “Azuki”, “Mad Lads” ecc.
Come evidenziato da CoinGecko, tutte quelle opere d’arte crittografica che nello scorso bull market hanno registrato rialzi da capogiro, ora sono nel gelido bear market.
Si salvano solo alcune eccezioni di collezioni nate più recentemente, come Milady e Pudgy Penguins, che nell’ultimo anno hanno aumentato il proprio flooring value.
Advert ogni modo, la scorsa settimana c’è stato un piccolo segnale di ripresa: mentre il mercato crypto droppava, la market cap degli NFT è salita dello 0,58%.
Potrebbe essere l’inizio di una lunga fase di recupero delle quotazioni, che dovrà però essere confermata nei prossimi mesi per assumere credibilità.
Volumi di vendita in calo per il mercato NFT in tutto il 2024
Come accennato nel report di CoinGecko, anche i volumi di vendita degli NFT sono in forte calo, riflettendo la scarsa attenzione del mercato per questi prodotti.
Negli ultimi 30 giorni le vendite su Ethereum sono scese del 43% a 110 milioni di dollari.
Le stesse su Bitcoin e Solana si sono abbassate rispettivamente del 16,% e 39%, mentre la perdita maggiore è stata su Polygon con un tasso di decrescita del 70%.
Complessivamente il mercato NFT ha processato vendite per 303 milioni di dollari nel mese di Settembre, contro i 370 milioni del mese precedente.
Questo state of affairs rimane invariato ormai da dicembre 2023, con dati in downtrend per ogni mese seguente.
Solo a marzo 2024 c’è stato un aumento dei volumi di scambio, sostenuto dall’euforia generale del mercato poi smorzata nelle settimane successive.
Dai dati CoinGecko e CryptoSlam notiamo che rispetto al high di dicembre, le vendite sono diminuite di oltre 1,4 miliardi di dollari.
Se prendiamo come riferimento il massimo storico di gennaio 2022, quando le vendite hanno toccato quota 6 miliardi di dollari, le perdite raggiungono il 95%.
È evidente che il mercato NFT si trovi ancora in crisi e non sia riuscito advert emergere dal bear market del 2022.
Il primo indicatore di una ripresa in tal senso sarebbe rivedere per due mesi consecutivi volumi di vendita superiori al miliardo di dollari, mostrando continuità nelle speculazioni.
Fino advert allora è probabile che il settore NFT continuerà a sottoperformare Bitcoin e gli altri token crittografici.