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Appena listata, la nuova coin Atsuko Sato (SATO) è salita di oltre il 2.000.000%, balzando subito in vetta alla classifica delle novità. Il token, oggi al 13° posto tra le crypto in development su CoinMarketCap, ha però corretto pesantemente, a causa di una liquidità bassa, di quasi il 30% nelle 24 ore.
Nonostante questo il sentiment degli utenti nei suoi confronti resta positivo, probabilmente anche per la narrativa che sottende, visto che Sato è un progetto che onora Atsuko Sato stesso, il cuore compassionevole di token iconici come Dogecoin e Neiro.
Intanto la prevendita di Pepe Unchained supera $9,4 milioni, forte del suo progetto di costruire una blockchain layer 2 di sua proprietà, che potrà ovviare ai tanti problemi della layer 1, ovvero Ethereum.
Atsuko Sato: di cosa si tratta?
Atsuko Sato (SATO), come si può leggere sul sito ufficiale, è un progetto che onora proprio Atsuko Sato stessa, colei che ha ispirato token come Dogecoin e Neiro. “Mentre molti token sono costruiti sulla fama dei suoi animali domestici, SATO si concentra sulla donna che ha reso tutto possibile.”
Il progetto ha inoltre intenzione di fare donazioni significative a enti di beneficenza scelti dalla comunità in nome di Atsuko, man mano che va avanti e cresce. Gli investitori possono acquistare i token $SATO usando ETH, senza pagare commissioni.
La fornitura totale è inoltre di 1 miliardo di token: SATO è stato listato lo scorso 14 agosto su XT e ha subito incontrato una crescita impressionante, salvo poi correggere.
SATO sale del 2.000.000% con il itemizing
La nuova meme coin di Ethereum Atsuko Sato (SATO) è salita alle stelle del 2.000.000% dal suo lancio, secondo i dati di DEXScreener, diventando subito un token di tendenza. SATO ha accumulato un’impressionante capitalizzazione di mercato di oltre 34 milioni di dollari.
Nonostante questo, la liquidità di SATO relativamente bassa l’ha resa vulnerabile a un rapido crollo dei prezzi.
Il token infatti è presto crollato, oggi con una perdita di quasi il 30% nelle 24 ore, che ha portato SATO a $0,01052 e il suo market cap a $9,9 milioni. Se ci si può interrogare sul futuro di questo token di nuova uscita, il sentiment degli utenti risponde con una grande positività.
La neighborhood alle spalle di SATO resta infatti a suo favore, facendo ben sperare per il futuro. Intanto PEPU, un altro progetto costruito su Ethereum, sta esplodendo in prevendita, dopo aver superato $9,4 milioni e forte della sua blockchain layer 2.
Pepe Unchained: il nuovo progetto di Ethereum vola a $9,4 milioni in prevendita. Farà meglio di SATO?
Pepe Unchained è un altro progetto molto interessante, costruito su Ethereum, che ha superato $9,4 milioni in prevendita fino a questo momento, incontrando il grande interesse degli utenti che puntano su questa nuova iniziativa crypto.
Il progetto punta a fare meglio di SATO con il itemizing, vista l’concept di creare una blockchain layer 2 di sua proprietà, che potrà offrire molti vantaggi agli investitori.
Oltre a contrastare problemi come la congestione di rete, infatti, Pepe Unchained mette a disposizione bonus come transazioni più veloci e il pagamento di gasoline payment meno care. Il token nativo, PEPU, è attualmente protagonista della presale, al costo attuale di $0,009163, un prezzo che salirà con il proseguire della prevendita.
Ulteriori introiti possono essere ottenuti dagli investitori già durante la presale: lo staking, infatti, offre attualmente un APY del 210%, un valore che è ancora abbastanza alto e che quindi attrae un maggiore bacino di utenti.
Chi vuole partecipare alla prevendita prima del prossimo aumento di prezzo, può collegare il proprio crypto pockets alla pagina ufficiale di Pepe Unchained e utilizzare token ETH, USDT, BNB o una carta di credito/debito bancaria per comprare PEPU.
PEPU potrebbe fare molto più di 10x con il itemizing, superando SATO: ecco quali sono le previsioni per il token nel breve periodo.
Il progetto ha creato anche due folte neighborhood su X e Telegram: per restare aggiornati sulle sue novità, basterà seguire queste pagine.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.