Il mercato degli NFT è ancora in crisi nera, con prezzi distantissimi da quelli del growth.
Sebbene luglio non sia ancora finito, mancano solamente due giorni, quindi si possono già tirare le prima somme.
Il crollo del volumi e dei prezzi sul mercato degli NFT
Il growth del mercato degli NFT si è verificato nel corso del 2021, con i massimi toccati a gennaio 2022.
Stando ai dati di CryptoSlam, a gennaio del 2021 i volumi di scambio mensili complessivi degli NFT sul mercato superò per la prima volta i 100 milioni di dollari.
Un anno dopo, a gennaio del 2022, erano saliti advert oltre sei miliardi di dollari, ovvero sessanta volte tanto.
A questa crescita strepitosa, durata un anno, è però seguito un bear-market lunghissimo, che è ancora in corso.
Il picco minimo di volumi di scambio mensili nel 2022 il mercato degli NFT lo fece registrare advert ottobre, con meno di 600 milioni di dollari, ovvero un crollo superiore al 90% in meno di un anno.
Il 2023 però andò anche peggio, con una discesa fino a 300 milioni di dollari a settembre.
A effective 2023 sembrava però che si stesse riprendendo, con una risalita sopra gli 1,7 miliardi di dollari a dicembre, ma a quel punto è iniziata una nuova discesa che ha riportato i volumi mensili attorno ai 400 milioni.
Quindi sebbene il mese peggiore post-bolla per ora rimanga settembre 2023, i circa 400 milioni di dollari di questo luglio risultano nettamente inferiori al peggior mese del 2022.
Quello di effective 2023 si è rivelato solamente un fuoco di paglia.
Compratori e venditori
Crypto Slam misura anche quanti sono gli indirizzi pubblici attivi sul mercato degli scambi degli NFT.
A gennaio 2021 erano pochissimi, tanto che quei dati ormai vanno considerati assolutamente sorpassati.
Advert aprile del 2021 però c’erano poco meno di 500.000 indirizzi attivi sia in acquisto che in vendita.
Al momento del picco, a gennaio 2022, gli indirizzi attivi dei venditori erano saliti sopra il milione, mentre quelli dei compratori avevano sfiorato il milione e mezzo. Questi, nonostante siano i massimi storici, non sembrano comunque numeri particolarmente importanti. Significa che anche durante l’ultima grande bolla questo period comunque soltanto un mercato di nicchia.
Anche in questo caso il picco minimo post-bolla è stato toccato a effective 2023, con meno di 500.000 venditori a novembre, e meno di 540.000 compratori advert ottobre.
In questo caso però il rimbalzo nel 2024 c’è stato, e sembra stia tenendo.
A febbraio di quest’anno i venditori sono saliti sopra gli 800.000, con i compratori saliti advert oltre 1,2 milioni. La cosa ancora più curiosa però è che a luglio per ora risultano esserci stati solamente poco meno di 370.000 indirizzi attivi dei venditori, mentre quelli dei compratori sono rimasti poco meno di 980.000.
I prezzi attuali del mercato degli NFT
Nonostante il forte calo dei venditori, e la relativa tenuta del numero dei compratori, i prezzi sono tornati advert essere bassi.
Il punto è che, probabilmente, si sono ridotte le vendite dei retail, ma sono rimaste alte quelle dei produttori originali.
I compratori si sono ridotti molto di meno dal picco annuale di febbraio, ma comunque si sono ridotti. Ed è così che i volumi sono risultati comunque bassi, nonostante l’elevato numero di compratori.
Se da un lato un story quadro non sembra essere affatto confortante, dall’altro però la tenuta del numero dei compratori fa intendere che potrebbe anche esserci spazio prima o poi per un nuovo rimbalzo.
Da notare che nel corso del secondo trimestre del 2024, concluso a giugno, i volumi si sono ridotti del 45% rispetto al primo trimestre dell’anno, scendendo da 4,1 miliardi di dollari a 2,24 miliardi.
Advert inizio a dire il vero si period verificato un significativo aumento, in particolare nel numero delle transazioni, salite dalle 5,7 milioni di giugno a 9,9 milioni di transazioni. Questo a maggior ragione certifica che il prezzo medio è sceso.
Il futuro del mercato degli NFT
Nonostante tutto, il mercato degli NFT sembra avere lo stesso un futuro.
In una recente intervista, il fondatore di CryptoSlam, Randy Wasinger, ha dichiarato che gli NFT non sono morti, e che, proprio come tutti gli asset digitali su blockchain, sono qui per restare.
Il punto chiave in questa fase è l’avvicendamento tra diversi settori.
Wasinger infatti ritiene che alcune applicazioni degli NFT, alimentate da precedenti cicli di hype, potrebbero in effetti non tornare mai più, ma altri casi d’uso potrebbero raggiungere nuovi picchi e riportare questo mercato sui livelli precedenti.
Uno dei casi d’uso che potrebbe scomparire sono le picture-for-profile (PFP), che potrebbero non riuscire mai più a riguadagnare il livello di adozione che avevano un anno o due fa.
Invece altri casi d’uso, come quelli all’interno delle app Web3, potrebbero continuare advert evolversi positivamente.
Wasinger ha detto:
“Non so se ciò si rifletterà necessariamente in grandi numeri di quantity di vendite come quelli del passato, almeno in tempi brevi, ma prevedo che si manifesterà in volumi di transazioni forse maggiori”.