OpenDelta, una stablecoin legata a Bitcoin, ha di recente raccolto 2,5 milioni di dollari di finanziamenti. Questa startup è tra le prime a sviluppare una tecnologia di tokenizzazione pensata per l’period delle rune di Bitcoin.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Il successo di OpenDelta riflette l’interesse nel settore delle stablecoin Bitcoin
Come anticipato, la società focalizzata sulle stablecoin legate a Bitcoin, OpenDelta, ha raccolto 2,15 milioni di dollari in un spherical di finanziamento pre-seed guidato da sixth Man Ventures, come confermato dal CEO Konstantin Wünscher:
“Il nostro obiettivo è utilizzare Bitcoin per generare valore stabile in una valuta fiat.”
OpenDelta sta costruendo le basi della nuova finanza decentralizzata (DeFi) sfruttando la più recente tendenza di Bitcoin, Runes.
L’ideatore delle Runes, Casey Rodarmor, ha introdotto un metodo per incidere token fungibili su satoshi, la più piccola unità di Bitcoin, durante l’halving di Bitcoin del 19 aprile.
Questo nuovo approccio ha rapidamente guadagnato popolarità, diventando un importante strumento per le transazioni Bitcoin, secondo una dashboard di Dune creata da Crypto Koryo.
Il token principale di OpenDelta, USDO, manterrà il suo valore ancorato al dollaro grazie a Bitcoin (BTC) depositati come garanzia dagli utenti.
Il token sarà disponibile solo a maggio e inizialmente sarà accessibile esclusivamente tramite una beta chiusa per i membri delle liste d’attesa. OpenDelta intende anche espandere l’uso delle Runes su altri livelli di Bitcoin.
Il prodotto genererà valore per i suoi detentori attraverso i tassi di finanziamento nei mercati dei derivati, mantenendo il suo valore in dollari.
Per coniare USDO, gli utenti dovranno depositare Bitcoin come garanzia in un portafoglio gestito da “custodi di livello istituzionale”, come descritto in un comunicato stampa.
OpenDelta è una delle prime aziende a costruire il nuovo volto della DeFi per Bitcoin nell’period delle Runes. Wünscher sottolinea che chi è appassionato di Bitcoin potrebbe non essere in sintonia con le complessità della DeFi basata su Ethereum:
“Abbiamo l’opportunità di creare nuove esperienze su Bitcoin perché chi è coinvolto non è stato influenzato da nient’altro che Bitcoin.”
Luke Dashjr critica il protocollo Runes
Luke Dashjr, uno degli sviluppatori di Bitcoin core, ha criticato il protocollo Runes, affermando che sfrutta un difetto fondamentale nella progettazione della rete blockchain di Bitcoin.
In un publish del 26 aprile su X (ex Twitter), Dashjr ha confrontato le iscrizioni ordinali e il protocollo Runes, spiegando come interagiscono diversamente con la rete.
Ha sottolineato che, mentre gli Ordinals sfruttano le vulnerabilità nella blockchain, il protocollo Runes opera all’interno dei difetti di progettazione della rete.
Ha spiegato che gli Ordinals sono un “attacco a 9 vettori” che sfrutta le falle di Bitcoin Core, mentre le Rune rappresentano “solo” un attacco a 5 vettori che, tuttavia, segue le “regole”.
Gli Ordinals sono una forma di asset digitale simili agli NFT, incisi sui satoshi, l’unità più piccola di Bitcoin. Hanno segnato l’ingresso di Bitcoin nel mondo degli NFT, generando interesse nella comunità crypto.
D’altra parte, le Rune sono token fungibili introdotti il giorno in cui Bitcoin ha completato il suo quarto halving. Da allora, hanno causato congestione nella rete e un’impennata nelle commissioni di transazione.
Dashjr, noto critico di entrambi i tipi di asset, ritiene che si discostino dai principi fondamentali di Bitcoin e contribuiscano allo spam della blockchain.
Ha proposto metodi per filtrare le transazioni delle Rune, consigliando di impostare datacarriersize=0 nel file bitcoin.conf per Bitcoin Knots o Bitcoin Core. Tuttavia, sembra che i miner non stiano seguendo questo consiglio.
La mining pool decentralizzata Ocean Mining, dove Dashjr è CTO, ha recentemente minato un blocco post-halving con oltre il 75% delle transazioni provenienti dal protocollo Runes, giustificando la scelta con i flussi di entrate redditizi generati dalle transazioni di Runes.