Di recente, l’hashrate del mining di Bitcoin ha recentemente registrato un notevole aumento, superando i 636,42M EH/s, raggiungendo nuovi massimi storici.
I dati on-chain indicano un solido rimbalzo rispetto ai minimi precedenti, portando l’hashrate di mining di Bitcoin a stabilire un nuovo massimo storico (ATH). Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Il rimbalzo dell’hashrate nell’attività di Bitcoin mining
Come anticipato, l’hashrate di Bitcoin ha sperimentato un notevole rialzo, superando i massimi storici di 636,42M EH/s. Questo parametro, noto come “mining hashrate”, traccia la potenza computazionale totale dedicata alla blockchain di Bitcoin dai suoi minatori.
Un aumento nell’hashrate indica l’ingresso di nuovi minatori nella rete e l’espansione delle infrastrutture esistenti. Ciò riflette un notevole interesse nel mining blockchain.
D’altra parte, una diminuzione dei parametri suggerisce che alcuni minatori hanno scelto di disconnettersi dalla rete, forse a causa di un calo di redditività nell’estrazione.
Recentemente, l’hashrate medio di mining di Bitcoin su un periodo di 7 giorni ha subito un significativo declino, raggiungendo i minimi livelli degli ultimi due mesi.
Tuttavia, da questo minimo, l’indicatore ha mostrato una notevole ripresa, non solo recuperando completamente il calo, ma superando ampiamente i massimi precedenti e stabilendo un nuovo report.
Questo aumento potrebbe essere stato motivato dalla recente tendenza della difficoltà di mining. La “difficoltà di mining” è una caratteristica della blockchain di Bitcoin che regola la complessità dell’estrazione dei blocchi sulla rete.
Questa metrica è progettata per controllare l’inflazione delle criptovalute. Le ricompense in blocchi che i minatori ricevono rappresentano l’unico mezzo per aumentare l’offerta di asset, pertanto, regolando il ritmo di estrazione, è possibile controllare il tasso di produzione.
Il bilanciamento dell’hashrate: alcuni dettagli
Come sappiamo, la rete Bitcoin è progettata per mantenere un ritmo costante di un blocco estratto ogni dieci minuti. Quando i minatori aumentano il loro tasso di hash, diventano naturalmente più efficienti nel mining grazie alla maggiore potenza e possono superare il ritmo commonplace di estrazione.
Tuttavia, quando ciò accade, la blockchain reagisce aumentando la difficoltà nel successivo aggiustamento programmato, che avviene approssimativamente ogni due settimane. Questo rende il mining abbastanza difficile da rallentare.
Recentemente, i grafici mostrano un crollo della difficoltà nell’ultimo aggiustamento, in risposta al calo dell’hashrate. È interessante notare che il minimo dell’hashrate medio su 7 giorni è coinciso con questa diminuzione della difficoltà.
Sembra che i minatori abbiano approfittato di questa diminuzione della difficoltà, collegando una maggiore potenza di calcolo alla rete per accelerare l’estrazione dei blocchi.
Tuttavia, la blockchain aumenterà nuovamente la difficoltà, potenzialmente causando un ritiro del surplus di hashrate se è stato aggiunto solo per sfruttare questo calo. Finché ciò non accade, i minatori possono continuare a beneficiare di ricompense più rapide.
Bitcoin: prospettive ottimistiche e sfide attuali
La recente correzione di Bitcoin ha stimolato l’analista crittografico di fama mondiale, Willy Woo, a fornire una nuova prospettiva sulla direzione futura della criptovaluta.
Basandosi sull’ascesa del Bitcoin Macro Index, l’analisi di Woo suggerisce un quadro ottimistico per la principale valuta digitale, indicando potenzialmente un cambio fondamentale nelle dinamiche di mercato.
Secondo lui, l’imponente aumento del Bitcoin Macro Index potrebbe indicare qualcosa di più di una semplice ripresa: potrebbe essere il precursore di un raro ciclo di “doppia pompa”.
Facendo un parallelo con i modelli di mercato del 2013, le previsioni di Woo suggeriscono due significativi aumenti dei prezzi per Bitcoin nei prossimi anni. In particolare con il primo picco previsto entro la metà del 2024 e un secondo, ancora più consistente, nel 2025.
Questo situation di doppia ondata, sebbene storicamente raro, si allinea con l’analisi di Woo sulle attuali condizioni di mercato e sul potenziale di crescita intrinseco di Bitcoin.
Tuttavia, la settimana appena trascorsa non è stata favorevole per BTC, con l’asset che ha subito un calo di circa il 10%.
Questa tendenza ribassista si è protratta anche nelle ultime 24 ore, con il valore di Bitcoin che ha registrato un decremento del 4,9%, portando il suo prezzo a circa 65,000 dollari, in netto ribasso rispetto al recente picco di oltre 73,000 dollari.
In mezzo a questa azione ribassista dei prezzi, IntoTheBlock, una rinomata società di analisi crittografica, identifica il livello di 61,000 dollari come zona critica di domanda, evidenziata dal significativo quantity di Bitcoin acquistato a questo prezzo.
Quest’space è considerata attraente per l’accumulo da parte degli investitori istituzionali e dei dealer su larga scala, suggerendo una possibile ripresa nel prossimo futuro.