Monday, December 23, 2024

Nuova meme coin di Solana. Può superare Shiba Inu?

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Le meme coin di Solana come BONK e WIF hanno ottenuto un ottimo riscontro sul mercato, spinte anche dalla recente fase rialzista del mercato. 

Di recente, la blockchain Solana è diventata una delle preferite dagli sviluppatori di criptovalute, in quanto offre versatilità, costi bassi e velocità.

Al momento, il token SOL si trova al 5° posto della high 10 delle migliori criptovalute di Coinmarketcap, subito dietro Binance, con un market cap di 64 miliardi di dollari.

Inoltre, le meme coin stanno godendo di un buon momento, con i dealer interessati sia a quelle consolidate, sia ai nuovi progetti come advert esempio Smog.

Smog: una meme coin in crescita

Smog è una nuova criptovaluta di Solana molto promettente, lanciata sul mercato a febbraio senza una presale.  

Grazie alla sua strategia di promozione incentrata sugli airdrop, il token ha attirato sempre più dealer, crescendo del 333% negli ultimi 7 giorni.

Nelle ultime 24 ore, SMOG ha goduto di una crescita del 54%, arrivando a un valore di 0,2844 dollari avvicinandosi alla resistenza degli 0,30 dollari.

Il market cap della meme coin è aumentato, arrivando a 221 milioni di dollari, mentre il quantity di buying and selling nelle 24 ore è di 13 milioni di dollari.

Gli analisti ritengono che con una crescita a lungo termine, il token SMOG potrebbe competere con Shiba Inu e Dogecoin, le due meme coin più famose del mercato. Ovviamente, si tratta di un obiettivo al momento lontano, in quanto la differenza di market cap è molto ampia.

Tuttavia, va detto che Shiba Inu e Dogecoin hanno un margine di crescita meno ampio rispetto a Smog, in quanto quest’ultima è arrivata da poco sul mercato. È plausibile che Smog possa accedere ai principali alternate come Binance, con una conseguente crescita ulteriore.

Inoltre, l’airdrop di Smog non è ancora stato lanciato, quindi il token potrebbe godere di un’ulteriore crescita nei prossimi mesi. Secondo il sito ufficiale, si tratterà del “più grande Airdrop su Sol della storia”.

L’airdrop di Smog

Originariamente disponibile solo su Solana, Smog è diventato in seguito un token multichain, espandendosi su Ethereum tramite Portalbridge.

Si tratta di una strategia del group per rendere SMOG più accessibile e permettere agli utenti di acquistarlo dal sito ufficiale tramite ETH, USDT e carta di credito, ottenendo un bonus OTC del 10%.

Comprando i token con questi metodi di pagamento e tenendoli nel proprio pockets, sarà possibile accedere alla pagina di Zealy dedicata all’airdrop di Smog. 

Per ottenere le ricompense, i dealer dovranno portare a termine determinati job, come advert esempio seguire il progetto sui social o unirsi al canale Telegram.

Ogni missione compiuta darà ai dealer dei punti esperienza (XP) e permetterà loro di scalare la leaderboard di Zealy. Più alto sarà il punteggio e più ci saranno possibilità di ricevere i premi al lancio dell’airdrop.

Acquistando i token SMOG sul sito ufficiale, sarà possibile fare staking, bloccando i t oken acquistati per 90 giorni e guadagnare ricompense passive con un APY del 42%.

Tokenomics e Roadmap

La tokenomics di Smog prevede un’offerta totale di 1,4 miliardi di SMOG. Il 50% della fornitura è stato destinato alle campagne di advertising, il 35% alle ricompense degli airdrop, il 10% alla liquidità sugli alternate e il restante 5% alla liquidità su DEX (alternate decentralizzati).

La roadmap del progetto si divide nelle seguenti tre fasi:

  • Fase 1: completata con successo con la creazione del sito net, la distribuzione dei token e l’attivazione dei profili social.
  • Fase 2: prevede il lancio dell’airdrop e la probabile attivazione di un meccanismo di burning per ridurre l’offerta di SMOG sul mercato e stimolarne la domanda e il valore.
  • Fase 3: il group di sviluppo potrebbe proporre ulteriori airdrop, con l’obiettivo di raggiungere almeno 100.000 detentori di token e consolidare la posizione di Smog come la meme coin principale di Solana.

 *Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

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