Friday, December 20, 2024

l’trade crypto fa ricorso in Canada contro una multa da $4,4 milioni 

L’trade crypto Binance ha sporto ricorso in Canada contro la multa da 4,4 milioni imposta dalla Fintrac. 

Lo riferisce Bloomberg citando come fonte Canadian Press. 

Canada: La multa milionaria al crypto trade Binance

A maggio l’autorità di regolamentazione canadese dei mercati finanziari, Fintrac, aveva multato l’trade per violazioni AML e CFT. 

La multa comminata period di 6 milioni di dollari canadesi (CAD), corrispondenti a circa 4,4 milioni di dollari statunitensi (USD). 

L’autorità di regolamentazione canadese infatti ha accusato Binance di aver facilitato 5.902 transazioni da almeno 10.000 CAD, da giugno 2021 a luglio 2023, senza essere registrata nei propri registri. La registrazione sarebbe obbligatoria, per svolgere questo tipo di attività in Canada, e così sono scattate le accuse. 

Nel comunicato ufficiale di Fintrac di maggio si leggeva che la ragione della multa period la non conformità di Binance in Canada alla Parte 1 della legge sui proventi di reato (riciclaggio di denaro) e sul finanziamento del terrorismo e relativi regolamenti. 

Inoltre veniva riferito che l’autorità di regolamentazione canadese aveva riscontrato che Binance Holdings Restricted aveva commesso alcune violazioni amministrative, come la mancata registrazione presso la FINTRAC stessa come azienda di servizi monetari esteri, e la mancata segnalazione di grandi transazioni in valuta virtuale pari o superiori a ten.000$. 

Quindi l’trade non è stato accusato di riciclaggio, ma solo di non aver riferito alle autorità canadesi le transazioni di importi significativi. Pur non essendo necessariamente queste transazioni legate al riciclaggio di denaro, o al finanziamento del terrorismo, la mancata segnalazione ha fatto sì che le autorità non potessero verificarlo. 

La reazione di Binance

Già a maggio dell’anno scorso Binance aveva annunciato di voler abbandonare il mercato canadese proprio a causa di preoccupazioni normative. 

La Fintrac però fece notare in precedenza che la società aveva avuto various occasioni per registrarsi in Canada per poter operare a norma di legge, e che però non aveva completato story registrazione entro le scadenze previste. 

Il 25 settembre 2023 Binance cessò ufficialmente tutte le operazioni in Canada, ma secondo Fintrac fino a quel giorno aveva operato in violazione delle norme canadesi. 

Da allora sono passati diversi mesi, e solamente il mese scorso la Fintrac ha concluso la sua indagine e comminato la multa da 6 milioni di CAD all’trade. 

Binance però ormai è mesi che è uscito dal mercato canadese, e quindi ha deciso di opporsi a questa sanzione. 

Così ha deciso di presentare un ricorso contro la multa con un appello alla Corte Federale in cui afferma di non rivolgere più i propri servizi a chi ha sede in Canada, e che qualsiasi suo coinvolgimento attuale nel mercato canadese è marginale rispetto al suo enterprise globale.

I precedenti negli USA

Qualcosa di molto simile a Binance è accaduto anche negli USA. 

Negli Stati Uniti però la multa comminata è stata di circa 4 miliardi di dollari, e l’trade ha accettato di pagare. 

Non va dimenticato che esiste ancora una versione dell’trade dedicata al mercato statunitense, Binance.US, e che gli USA sono il maggior mercato finanziario al mondo. 

In Canada vivono solamente 39 milioni di persone, ovvero quasi un decimo rispetto ai 333 milioni degli Stati Uniti d’America. 

È quindi assolutamente comprensibile l’atteggiamento differente che l’trade sta riservando ai due mercati, ed ai due Paesi, dato che il mercato canadese lo ha potuto abbandonare quasi completamente e poi ignorare, mentre quello statunitense rimane un punto di riferimento. 

Ormai Binance, attraverso Binance.US, è comunque davvero poco attiva negli USA, tanto che il suo trade dedicato al mercato statunitense attualmente ha volumi di scambio giornalieri inferiori ai 6 milioni di dollari, contro gli oltre 2 miliardi di Coinbase ed i 15 miliardi della versione internazionale di Binance. 

Nonostante ciò la società ha comunque deciso di adeguarsi alle imposizioni delle autorità statunitensi, mentre invece ha deciso di opporsi a quelle canadesi, nonostante una multa di mille volte inferiore. 

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