Thursday, November 21, 2024

Loka lancia una nuova mining pool Bitcoin istituzionale

Il progetto Loka Mining ha lanciato un nuovo protocollo decentralizzato dotato di una mining pool istituzionale per estrarre Bitcoin.

La nuova pool, inaugurata in collaborazione con Hashlabs, aiuterà i minatori a superare il periodo di crisi post-halving, portando potenzialmente nuova liquidità sul mercato.

La partnership sfrutterà inoltre energia rinnovabile per alimentare la produzione di hashrate.

Vediamo tutti i dettagli di seguito.

Loka lancia una nuova mining pool Bitcoin istituzionale ed ecologica in collaborazione con Hashlabs

Loka Mining ha appena lanciato un nuovo servizio di mining pool di Bitcoin istituzionale in partnership con la società Hashlabs.

L’intento è quello di lanciare un protocollo permissionless aperto a tutti, in cui i miners possono ottenere l’accesso alla compravendita di Bitcoin a prezzi scontati.

Attraverso contatti “ahead hashrate”, i partecipanti alla pool di mining possono cedere la propria potenza di calcolo in anticipo a clienti istituzionali.

Così facendo gli estrattori della criptovaluta possono usufruire di uno strumento di hedging capace di portare liquidità in anticipo per i propri enterprise crittografici.

Come riportato da Loka, questi contratti saranno sovracollateralizzati al 110% e tokenizzati per liquidità immediata nei mercati secondari, offrendo un veicolo di speculazione sicuro e garantito.

 Andy Fajar Handika, fondatore di Loka, ha riportato quanto segue durante la presentazione della nuova mining pool Bitcoin all’avanguardia:

“Abbiamo visto un enorme interesse da parte di investitori più grandi che cercano modi migliori per accedere a Bitcoin e, grazie alla fornitura di hashrate e all’accesso ai miner di Hashlabs, stiamo fornendo ciò, senza alcun rischio di controparte. Questo protocollo fornisce un accesso non custodito e con belief minimizzato a Bitcoin che premia i miner per il lavoro che svolgono fornendo un servizio necessario per la rete”.

Da sottolineare come tutte le operazioni saranno alimentate da energia rinnovabile offerta dal fornitore Hashlabs, che attualmente opera in  Etiopia, Finlandia e Russia.

Questo supplier controlla una potenza computazionale di 500 petahash, corrispondente allo 0,08% della capacità totale di mining del community Bitcoin.

Il nuovo protocollo mining pool, come accennato dal gruppo, contribuirà a ridurre l’impatto ambientale nel processo di produzione blocchi di Bitcoin.

Ricordiamo che tra gli investitori di Loka che hanno supportato il progetto troviamo  VC come BTC Startup Lab, Dfinity Basis, Outlier Ventures e Kilonova Ventures.

Una soluzione alla crisi di liquidità dei miners 

Come accennato, la nuova mining pool di Loka è pensata principalmente per aiutare i miners a sopperire alla crisi di liquidità put up halving di Bitcoin.

Infatti il recente dimezzamento del block reward ha portato advert un forte calo dei ricavi di questo settore.

Questo, unito alla value motion incerta di Bitcoin, ha contribuito a creare carenza di liquidità tra i minatori meno industriali. Senza questa gli addetti al mining non possono garantire la continuità delle operazioni e rischiano la capitolazione delle proprie infrastrutture.

Grazie alla collaborazione tra Loka e Hashlabs, i minatori possono sfruttare la mining pool per cedere le proprie quote di estrazione future agli istituzionali, ottenendo preziosa liquidità in anticipo..

Si tratta insomma di un modo più conveniente per accedere ai futures Bitcoin, utilizzando come risorsa centrale l’hashrate della rete.

Alen Makhmetov, co-fondatore di Hashlabs, è entusiasta dell’innovazione introdotta nell’industria crittografica, sottolineando il proprio dedication ambientale:

“Siamo orgogliosi di portare più liquidità in DeFi tramite un pool di mining che offre agli investitori l’accesso tanto necessario ai future Bitcoin.Altrettanto importante, siamo in grado di fornire questo servizio supportando i modi più sostenibili di mining Bitcoin in tutto il mondo. Garantendo la salute finanziaria dei minatori, stiamo migliorando contemporaneamente il benessere ambientale di Bitcoin”.

I pagamenti per chi cede potenza di calcolo tramite la mining pool saranno processati tramite l’uso di ckBTC, risorsa che si basa sulla tecnologia Chain Fusion di ICP.

Così facendo non verrà disperso denaro in gasoline charges, fondamentale in questo processo crittografico, e le cedole saranno più corpose.

In particolare Chain Fusion consente ai contratti intelligenti di leggere e scrivere sulla blockchain Bitcoin.  Loka può così  verificare i contributi di mining e gestire in modo trasparente tutte le ricompense

Il valore di ckBTC è proporzionale 1:1 con quello di BTC, collateralizzato al 100% con monete detenute nella mainnet di Bitcoin.

Income delle mining pool e i costi di estrazione di Bitcoin

Il nuovo servizio mining pool istituzionale di Loka rappresenta una manna dal cielo per alcuni minatori che al momento stanno estraendo Bitcoin in perdita.

Subito dopo l’halving di aprile, le income degli addetti alla sicurezza del community si è più che dimezzata. Infatti in media i loro guadagni giornalieri sono passati dai 73 ai 30 milioni dollari ( block reward + charges).

Si tratta comunque di difficoltà observe ormai ai miners, che ogni 4 anni si trovano a dover resistere per qualche mese fino a ché la situazione non si stabilizzerà.

Da notare come ovviamente gran parte dell’andamento delle income dipende dal prezzo più o meno favorevole di Bitcoin.

Fonte: https://www.blockchain.com/explorer/charts/miners-revenue

Al momento il costo di estrazione di 1 Bitcoin per le mining pool è di 67.800 dollari secondo i dati di MacroMicro. Questo dato tiene conto di un stima dei costi energetici e della potenza di estrazione dell’{hardware}.

Essendo il prezzo di ogni Bitcoin pari a 65.250 dollari, ciò significa che i miners stanno minando in perdita a meno che non dispongano di macchinari tremendous efficienti.

Come già accennato, questa situazione presto verrà risolta mentre i miners sono attualmente alla ricerca di liquidità per poter mandare avanti il proprio enterprise.

Quello del mining di Bitcoin è infatti un “mercato autoregolato: in condizioni di estrazione sfavorevoli, prima o poi il prezzo di BTC aumenterà o alcuni miners spegneranno le macchine. Indicativamente tra qualche settimana/mese la produzione di Bitcoin dovrebbe tornare a garantire un profitto agli estrattori.

Nel frattempo la mining pool di Loka offre uno strumento di hedging per garantire il flusso di cassa in caso di difficoltà di liquidità.

Fonte:https://en.macromicro.me/charts/29435/bitcoin-production-total-cost

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