Monday, December 23, 2024

La nuova revoca per l’estradizione di Do Kwon

Accettazione per l’appello del tribunale montenegrino: l’estradizione, in Corea del Sud o negli Stati Uniti, di Do Kwon, co-fondatore di Terraform Labs, è stata nuovamente revocata. 

Vediamo di seguito tutti i dettagli. 

Il tribunale montenegrino annulla l’estradizione di Do Kwon

Come anticipato, la Corte d’Appello del Montenegro ha revocato la precedente approvazione di estradizione di Do Kwon in Corea del Sud o negli Stati Uniti, accogliendo l’appello presentato dai suoi avvocati difensori. 

Questo ribalta la decisione dell’Alta Corte del paese a dicembre.

Il co-fondatore di Terraform Labs aveva precedentemente vinto un appello il 19 dicembre, rovesciando la decisione originale dell’Alta Corte. La quale aveva dichiarato legalmente valide le richieste di estradizione a novembre. 

Tuttavia, l’Alta Corte ha nuovamente stabilito la validità delle richieste il 29 dicembre, portando Do Kwon a presentare un nuovo appello a gennaio.

La Corte d’Appello ha motivato la revoca citando problemi procedurali nel processo, sottolineando la mancanza di chiarezza e motivazioni nella decisione dell’Alta Corte. 

In particolare, ha evidenziato problemi nel modo in cui sono state gestite le richieste di estradizione. Inoltre, la mancanza di una determinazione chiara sull’ordine di arrivo delle richieste dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti.

Il caso sarà ora restituito al tribunale di primo grado per un riesame.

Gli sviluppi del caso giudiziario 

La richiesta dell’estradizione di Do Kwon nasce in relazione a presunte attività illecite finanziarie negli Stati Uniti e in Corea del Sud. Nello specifico connesse al collasso multimiliardario dell’ecosistema Terra avvenuto nel maggio 2022.

L’arresto di Do Kwon fu inizialmente in Montenegro nel marzo scorso, con l’accusa di utilizzo di un passaporto falso nel tentativo di lasciare il paese. 

Rilasciato su cauzione di $436.000 a maggio, la condanna arriva successivamente a quattro mesi di carcere a giugno per falsificazione di documenti, pena confermata in novembre dopo un appello.

La sua notorietà crebbe a livello globale nel settembre 2022.

Cioè quando l’Interpol emise un avviso rosso nei suoi confronti, collegato al crollo dei token TerraUSD e Luna, da lui creati, che comportarono la perdita di circa 40 miliardi di dollari di investimenti in pochi giorni.

Lunedì, l’ex CFO di Terraform Labs, Han Chang-joon, ex collega di Do Kwon, è stato estradato dal Montenegro alla Corea del Sud, aggiungendo ulteriori sviluppi a questo complesso caso giudiziario. 

La testimonianza di Lee contro i fondatori di Terraform Labs

Di recente, un ex sviluppatore di Terraform Labs, identificato come “Lee”, è salito al banco dei testimoni presso la quattordicesima divisione penale del tribunale distrettuale meridionale di Seoul. 

Il testimone, ex chief del workforce di sviluppo di Terra, ha presentato dichiarazioni cruciali contro il fondatore di Terra, Do Kwon, e il co-fondatore di Terraform Labs, Shin Hyun-seung.

Secondo i media locali, Lee ha dichiarato in una discussione con Kwon che quest’ultimo aveva riconosciuto la violazione dei regolamenti finanziari sudcoreani nell’uso di TerraUSD come metodo di pagamento. 

Questo solleva interrogativi sulla consapevolezza dei dirigenti di Terra rispetto ai vincoli normativi della stablecoin.

La testimonianza di Lee ha anche svelato la strategia operativa di Terra. Volta a conferire a LUNA il ruolo di valuta attraverso il sistema di pagamento “ChaiPay”, con profitti legati al previsto apprezzamento del valore del token LUNA.

Dopo il collasso del progetto criptografico Terra-Luna nel 2022, i pubblici ministeri sudcoreani hanno accusato Kwon, Shin e Terraform Labs di frode degli investitori attraverso la promozione ingannevole della stablecoin di Terra. 

Shin ha contestato, sostenendo l’ambiguità normativa sui pagamenti crypto e affermando di aver lasciato Terra due anni prima del crollo. 

La squadra di difesa di Shin ha messo in discussione l’accuratezza delle dichiarazioni di Lee. Sottolineando in particolare le discrepanze tra le affermazioni e i fatti presentati, indicando una narrazione più complessa.

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