La Banca centrale della Nigeria (CBN) ha recentemente preso una decisione importante che ha il potenziale di ridisegnare il panorama dell’utilizzo crypto nel Paese.
In una mossa che segna un allontanamento dalla sua precedente posizione, la CBN ha revocato il divieto per le banche e le istituzioni finanziarie locali di servire le criptovalute.
La Nigeria riapre il discorso crypto nel paese: c’è fiducia per l’adozione nel settore bancario
Questa decisione, che risponde all’evoluzione del panorama normativo mondiale, dovrebbe avere profonde implicazioni sull’adozione e l’utilizzo degli asset digitali in Nigeria.
La retromarcia della CBN, annunciata la scorsa settimana, annulla una direttiva del 2021 che limitava gli istituti a facilitare le transazioni di criptovalute.
Sebbene all’epoca la banca centrale avesse chiarito che non stava vietando il buying and selling di criptovalute, gli utenti si erano rivolti alle piattaforme peer-to-peer per orientarsi nel panorama normativo.
Ora, con l’abolizione delle restrizioni all’apertura di conti bancari da parte degli alternate di criptovalute e di altri fornitori di servizi, l’ecosistema delle criptovalute in Nigeria è pronto per una notevole trasformazione.
Una delle risposte fast a questo cambiamento normativo è l’impegno dell’alternate di criptovalute panafricana Yellow Card a chiedere una licenza in Nigeria.
La società vede la revisione della politica come un’opportunità per operare in un ambiente regolamentato, promuovendo una maggiore fiducia tra gli utenti.
Lasbery Oludimu, Chief Knowledge Safety Officer di Yellow Card, ha espresso ottimismo per il futuro, affermando: “Con la nuova politica che promuove un ambiente regolamentato, Yellow Card prevede un’impennata nell’adozione e nell’impegno degli utenti nei prossimi mesi”.
Questa prospettiva ottimistica è radicata nella convinzione che la chiarezza normativa attirerà un maggior numero di individui e imprese advert avventurarsi nello spazio delle criptovalute.
La mossa di Yellow Card di ottenere una licenza per le criptovalute si allinea con i quadri normativi introdotti nel maggio di quest’anno, segnalando un approccio proattivo alla conformità e un impegno a operare entro i limiti del quadro normativo.
La circolare della Banca Centrale
La decisione della Banca centrale è contenuta in una circolare, denominata FPR/DIR/PUB/CIR/002/003.
Sebbene la circolare non sia ancora stata pubblicata sul sito net della CBN, il suo significato sta già risuonando all’interno della comunità delle criptovalute.
Il documento evidenzia la tendenza globale a regolamentare le criptovalute, citando le raccomandazioni di organismi internazionali come il Monetary Stability Board (FSB) e il Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Queste istituzioni sostengono un approccio di supervisione al settore delle criptovalute piuttosto che divieti generalizzati, un sentimento ripreso dalla CBN nella sua recente circolare.
La risposta della comunità nigeriana delle criptovalute è stata estremamente positiva, con una personalità su una piattaforma chiamata X che ha descritto la circolare della CBN come un “regalo di Natale”.
Questo sentimento sottolinea l’importanza della chiarezza normativa nel promuovere un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo del settore delle criptovalute.
La rimozione delle barriere ai servizi bancari per le criptovalute è considerata un passo avanti che si allinea alla posizione globale in evoluzione sulla regolamentazione degli asset digitali.
Conclusioni
In conclusione, la decisione della Nigeria di abolire il divieto di aprire conti bancari per le criptovalute rappresenta un momento cruciale nel percorso del Paese verso le criptovalute.
La mossa dovrebbe catalizzare una maggiore adozione e impegno nello spazio delle criptovalute, con la chiarezza normativa che funge da motore fondamentale per la fiducia degli utenti.
Mentre Yellow Card e altri operatori si posizionano per navigare nel panorama normativo, l’industria delle criptovalute in Nigeria si trova sulla cuspide di una nuova period, guidata da un quadro normativo più accomodante.