Un funzionario ha annunciato oggi la possibile pubblicazione imminente, da parte di Hong Kong, di una consultazione relativa a una proposta di regolamentazione per le piattaforme crypto operanti nel mercato over-the-counter.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Il futuro delle transazioni crypto fuori borsa: la regolamentazione di Hong Kong
Come anticipato, il Segretario per i Servizi Finanziari e il Tesoro di Hong Kong, Christopher Hui, ha annunciato l’imminente pubblicazione di una consultazione sulla proposta di un quadro normativo per le piattaforme over-the-counter (OTC) di criptovalute.
Ciò a fronte del crescente rischio associato a tali operazioni.
Hui ha sottolineato in un publish sul weblog odierno che le sedi OTC, facilmente accessibili al pubblico, sono state coinvolte in casi di frode.
Ha inoltre evidenziato il ruolo delle sedi OTC in frodi legate a piattaforme di buying and selling di asset virtuali non autorizzate, affermando che tali sedi hanno spesso ingannato gli investitori, canalizzando fondi verso piattaforme non autorizzate.
In risposta a tali rischi, Hui ha dichiarato quanto segue:
“Riteniamo che sia necessario regolamentare le sedi OTC e avvieremo molto presto una consultazione sul quadro normativo proposto.”
Nel giugno 2023, Hong Kong ha introdotto ufficialmente il suo regime di licenze per le piattaforme di buying and selling di asset virtuali, concedendo licenze a due piattaforme autorizzate, HashKey e OSL.
Tuttavia, Hui ha sottolineato che le sedi OTC richiedono un’attenzione particolare e che la Securities and Futures Fee si sta preparando per l’applicazione delle normative.
In particolare intensificando gli sforzi pubblicitari in vista della scadenza per la presentazione delle domande di licenza entro il 29 febbraio.
Hong Kong pianifica l’introduzione di una Sandbox per le stablecoin
Nel mese di dicembre, l’Autorità Monetaria di Hong Kong ha annunciato in un documento di consultazione congiunta con i servizi finanziari e il Treasury Bureau che gli emittenti di stablecoin dovrebbero ottenere una licenza dalle autorità.
Nello specifico, ciò dovrebbe avvenire se intendono emettere una stablecoin legata al valore di una o più valute fiat a Hong Kong. La consultazione, della durata di due mesi, sta per concludersi entro la advantageous di questo mese.
Oggi, Hui ha dichiarato che l’HKMA ha in programma di introdurre una sandbox per esplorare l’emissione di stablecoin in collaborazione con i principali attori del settore nella regione.
Il CEO dell’HKMA, Eddie Yue, aveva affermato a dicembre che le stablecoin potrebbero fungere da ponte tra la finanza tradizionale e il mercato degli asset virtuali. Nello specifico, ha dichiarato quanto segue:
“Se le stablecoin diventano una delle opzioni di pagamento preferite dal grande pubblico, possiamo ragionevolmente aspettarci un’ulteriore integrazione tra l’ecosistema dei pagamenti digitali e l’economia reale. La stabilità della stablecoin diventerà sempre più cruciale in questo situation.”
Anche Bybit avanza nella richiesta di licenza a Hong Kong
Bybit si è recentemente aggiunto alla lista di 14 richiedenti in cerca di una licenza dalla Securities and Futures Fee (SFC) per fornire servizi a Hong Kong.
Secondo la documentazione normativa presentata il 31 gennaio, Bybit ha l’intenzione di offrire servizi nella regione attraverso Spark Fintech Restricted.
Al momento, i tempi e lo stato di approvazione della richiesta di Bybit da parte della SFC rimangono poco chiari, considerando che altre società di criptovalute, tra cui OKX, sono ancora in attesa dell’approvazione normativa.
L’trade di criptovalute con sede a Dubai ha manifestato interesse nell’espandere i propri servizi a Hong Kong sin da aprile 2023, quando ha delineato i piani per stabilire le proprie attività nell’Asia centrale.
Secondo un rapporto recente, Bybit prevede di destinare una parte del suo crew di advertising and marketing, ricerca e sviluppo a Hong Kong.
Il CEO di Bybit, Ben Zhou, ha sottolineato l’importanza della liquidità nel settore dei cambi, elogiando Hong Kong per la sua ampia liquidità grazie agli afflussi di capitali istituzionali.
Zhou ha apprezzato la città per i suoi mercati dei capitali ben sviluppati, l’alta alfabetizzazione finanziaria e il considerevole numero di investitori informati.
Tuttavia, non tutti nel mercato delle criptovalute condividono l’approccio normativo di Hong Kong.
Wang Yang, vicepresidente dell’Università della Scienza e della Tecnologia di Hong Kong, ha criticato la regolamentazione delle criptovalute della città, descrivendo l’attuale sistema di licenze come gravoso e controproducente.