Dopo una lunga attesa, finalmente il layer-2 di Bitcoin Stacks ha avviato l’aggiornamento “Nakamoto”, che riprende il nome dell’ideatore della criptovaluta più capitalizzata al mondo.
Questo improve dovrebbe migliorare notevolmente la scalabilità del community, che rimane il vero tallone d’achille di Stacks.
Si stima che dopo la sua attivazione, la produzione di blocchi aumenterà di 120 volte, disaccoppiandosi con il L1 ed accelerando in modo significativo i tempi di conferma.
Dalla media canonica dei 10 minuti insita nel meccanismo di consenso Bitcoin, si passerà advert una manciata di secondi per l’inclusione di una transazione nel blocco.
Vediamo tutto nei dettagli di seguito.
Improve Nakamoto: il layer-2 di Bitcoin Stacks da il by way of alle danze
Nella giornata di ieri, è stato inizializzato il tanto atteso aggiornamento “Nakamoto” da parte di Stacks, noto progetto layer-2 di Bitcoin lanciato nel 2020.
Parliamo di un improve che mira a portare maggiore scalabilità all’interno della soluzione L2, nell’obiettivo di rendere ancora più veloce l’elaborazione di transazioni della rete.
Tecnicamente Nakamoto ,disaccoppierà il programma di produzione di blocchi su Stacks da Bitcoin, implementando un meccanismo crittografico più fluido e meno impegnativo.
Nel dettaglio il protocollo utilizza un algoritmo di consenso di prova del trasferimento, dove gli utenti bruciano BTC estratti nei blocchi per ricevere ricompense.
Se su Bitcoin per l’approvazione di un blocco occorre attendere circa 10 minuti, su Stack basteranno a breve pochi secondi. Si stima che la produzione di nuove transazioni aumenterà di 120 volte, rendendo Stacks uno dei layer-2 più performanti al mondo.
Nonostante l’aggiornamento ( programmato inizialmente per maggio) sia stato avviato ieri, ci sono ancora più o meno 2 settimane di attesa prima che il processo venga completato.
Gli operatori di stack hanno l’intero “ciclo di stacking 92” ( ovvero 2.100 blocchi su Bitcoin) per ultimare Nakamoto, prima di passare advert un laborious fork della rete.
Quattro settimane dopo l’implementazione dell’aggiornamento Nakamoto, verrà introdotto sBTC, ovvero un asset decentralizzato supportato da 1: 1 da Bitcoin .
Questo faciliterà il trasferimento di BTC tra la blockchain Bitcoin e quella di Stacks e verrà designato anche come fuel nelle transazioni.
Questo miglioramento sul fronte della scalabilità, potrebbe finalmente portare più attività nella DeFi della rete, spingendo lo sviluppo di un ecosistema di applicazioni decentralizzate.
Ricordiamo che l’obiettivo del layer-2 Stacks è quello di introdurre maggiore utilità come contratti intelligenti e altre funzioni decentralizzate utilizzando Bitcoin come livello base.
sBTC potrebbe anche fare da ponte per possibili pagamenti in stablecoin, inizializzati in valuta Bitcoin.
I progressi della catena Stacks e l’impatto positivo di Nakamoto nelle dapp
L’aggiornamento Nakamoto arriva sulla scia di un gran numero di progressi per il maggiore layer-2 di Bitcoin Stacks.
La soluzione di scalabilità di secondo livello, introdotta per la prima volta nel mondo blockchain nel 2022, ha sfiorato quota 200 milioni di TVL appena dopo due anni.
Nonostante un ecosistema ancora poco florido, la catena ha visto un grande flusso di capitali a partire da ottobre 2023, accompagnata dall’incremento dei volumi.
In poco tempo ha decuplicato la somma degli asset bloccati sulla chain, sottolineando il crescente interesse per infrastrutture di questo tipo.
Dal high di aprile Stacks ha tuttavia dimezzato il proprio TVL, riflettendo l’incertezza del mondo crittografico nel secondo trimestre di quest’anno.
Nonostante l’ultimo inciampo, Stacks appare come piattaforma layer-2 dominante nello spazio Bitcoin con molto margine di crescita all’orizzonte.
Da sottolineare inoltre come nell’ultimo periodo il protocollo abbia registrato un grande aumento di commits su Github da parte degli sviluppatori del progetto.
Infine menzione d’onore per STX, moneta nativa di Stacks, che rispetto ai prezzi di un’anno fa è cresciuta del 257% attestandosi advert una capitalizzazione di 2,1 miliardi di dollari
Ora con l’improve Nakamoto Stacks potrà migliorare anche sull’aspetto che più ha penalizzato il layer-2 negli ultimi anni.
Difatti, le applicazioni costruite su questa catena soffrono di basse velocità di esecuzione, limitando l’esperienza utente e precludendo lo sviluppo di nuovi prodotti DeFi.
Un chiaro esempio è Velar, DEX di punta dell’ecosistema Stack, che nonostante sia completamente ottimizzato ha un’esperienza molto al di sotto di altri competitor come Uniswap
Gli sviluppatori sono ovviamente incentivati a costruire in un ambiente con un framework semplice e con una scalabilità sufficiente advert ospitare grandi quantità di richieste.
Nakamoto potrebbe finalmente risolvere questo problema, attirando nuovi capitali e sfidando il potenziale di Stack che è stato frenato a lungo
Il panorama dei layer-2 di Bitcoin e le ultime soluzioni sbarcate sul mercato
Dal 2023 in poi abbiamo assistito alla creazione di diversi layer-2 di Bitcoin, che come Stacks hanno l’obiettivo di potenziare l’uso degli good contract sulla rete e di migliorare la sua scalabilità.
In realtà già da prima questo pattern è arrivato a presenziare i discussion board di discussione crittografica, ma solo negli ultimi 2 anni abbiamo avuto un esplosione dell’interesse.
Il motivo è presto detto: l’introduzione del protocollo Ordinals nel 2023, che ha portato gli NFT direttamente su Bitcoin, ha attirato molto interesse sulla catena.
Investitori, sviluppatori ed utenti hanno iniziato a prestare attenzione ai nuovi protocolli sviluppati su Bitcoin. L’thought dell’introduzione della DeFi sulla rete più ampia del mondo ha spinto sempre più investimenti e innovazioni da parte del più ampio settore crittografico.
Questo cambiamento è evidente nel fatto che prima degli ordinali c’erano solo una manciata di layer-2 costruiti su Bitcoin . Oggi invece ci sono circa 80 soluzioni di questo tipo, con molte altre in fase di sviluppo.
Otre a Stacks,tra i più conosciuti e con più BTC bloccati possiamo citare, Lightning Community, Merlin, Core, Bitlayer, Liquid, Rootstock, Web Pc e BEVM
Fonte: https://www.bitcoinlayers.org/
Molti dei layer-2 esistenti sono supportati da investimenti di importanti fondi come Pantera, Coinbase, Polychain, OKX Ventures e Binance. Questo sottolinea il grande interesse istituzionale che è alle spalle della nuova narrativa di sviluppo su Bitcoin.
Molti esperti definiscono questo momento come “la seconda fase di Bitcoin”, dove emergono massicce discussioni sulla scalabilità e vengono presentati moltissimi prodotti web3
Storicamente l’interesse per Bitcoin è stato limitato alla risorsa crittografica piuttosto che al suo ecosistema blockchain, ma adesso le cose stanno per cambiare
Vedremo se con l’aggiornamento di Stacks e l’avvento dei prossimi layer-2 si riuscirà effettivamente advert accrescere la DeFi sulla catena.