Il fiduciario di Mt. Gox ha posticipato al 2025 il termine per la distribuzione finale dei rimborsi, mitigando i timori di una potenziale pressione di vendita di Bitcoin sul mercato e fornendo un respiro ai creditori.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
I rimborsi ai creditori di Mt. Gox slittano al 2025, riducendo le preoccupazioni sul mercato
La saga di Mt. Gox, una delle storie più controverse nella storia delle criptovalute, ha scritto un nuovo capitolo con il recente annuncio in merito al termine per i rimborsi ai creditori che è stato rinviato al 31 ottobre 2025.
Questo ulteriore ritardo segue anni di incertezza e attese prolungate per migliaia di persone che sono state vittime del crollo dell’trade nel 2014. Ciò in seguito a uno dei più grandi hack mai avvenuti nel settore delle criptovalute.
Secondo una dichiarazione ufficiale pubblicata sul sito net di Mt. Gox, il fiduciario incaricato della gestione degli asset recuperati ha giustificato la proroga con il fatto che molti creditori non hanno ancora completato le process necessarie per ricevere i propri fondi.
Sebbene una parte significativa del recupero sia già avvenuta, con circa $6 miliardi distribuiti quest’anno, un imponente quantitativo di 44.900 Bitcoin, pari a circa $2,8 miliardi, rimane ancora nei pockets di Mt. Gox.
In attesa dunque di essere distribuito ai legittimi proprietari. Ricordiamo che Mt. Gox, che una volta dominava il mercato delle criptovalute come il più grande trade del mondo, implose nel 2014.
In particolare implose a seguito di un devastante hack che vide la perdita di circa 850.000 Bitcoin, un evento che gettò il settore crypto nel caos.
Da allora, il processo di recupero e rimborso ai creditori è stato lungo e complicato, con proceed battaglie legali e procedurali che hanno rallentato la distribuzione degli asset.
Dopo quasi un decennio, nel luglio 2023, Mt. Gox ha finalmente iniziato a rimborsare i creditori, distribuendo circa 9 miliardi di dollari in asset recuperati.
Tuttavia, il processo non è stato privo di ostacoli. Il fiduciario di Mt. Gox ha infatti indicato che un “numero considerevole” di creditori non ha ancora ricevuto i propri fondi.
Tutto ciò a causa di problemi sorti durante la fase di rimborso, nonché la mancata presentazione della documentazione necessaria per completare le process di recupero.
L’effetto sul mercato: alleviare le preoccupazioni
Le notizie sui rimborsi di Mt. Gox hanno sollevato preoccupazioni significative all’interno della comunità crypto. In particolare riguardo al possibile impatto di una massiccia vendita di Bitcoin sul mercato aperto.
All’inizio dell’anno, i prezzi di Bitcoin hanno reagito negativamente all’annuncio della distribuzione dei fondi.
Ciò poiché molti osservatori temevano che i creditori, una volta ricevuti i loro Bitcoin, potessero venderli immediatamente. Generando di conseguenza una forte pressione di vendita e facendo crollare il prezzo della criptovaluta.
Con la decisione di posticipare la scadenza per la distribuzione finale al 2025, tuttavia, tali timori potrebbero essere parzialmente mitigati.
Gli analisti di Coinbase, David Duong e David Han, hanno osservato che questa proroga potrebbe “placare le preoccupazioni a breve termine per un eccesso di offerta di Bitcoin”.
Sebbene avvertano che potrebbe esserci spazio per una maggiore volatilità quando i fondi on-chain ricominceranno a muoversi.
Un mercato crypto in evoluzione
Nel frattempo, il settore delle criptovalute continua a crescere e advert evolversi, con Bitcoin che rimane il chief indiscusso del mercato. Tuttavia, l’incertezza riguardo ai futuri movimenti di Bitcoin legati a Mt. Gox continua a essere una preoccupazione per molti investitori.
La quantità di Bitcoin detenuta dai pockets di Mt. Gox rappresenta una porzione significativa del mercato. Di conseguenza, qualsiasi movimento improvviso di questi fondi potrebbe causare fluttuazioni nei prezzi.
Nonostante queste preoccupazioni, alcuni esperti ritengono che il rinvio del rimborso potrebbe offrire al mercato più tempo per adattarsi e assorbire potenziali vendite senza provocare shock significativi.
Inoltre, molti creditori di Mt. Gox, avendo atteso così a lungo, potrebbero decidere di mantenere i loro Bitcoin piuttosto che venderli immediatamente. In particolare se credono che il prezzo della criptovaluta continuerà a crescere nel lungo termine.
Mentre la nuova scadenza del 2025 offre una tregua temporanea alle preoccupazioni del mercato, resta da vedere come si evolverà il processo di rimborso e quale impatto avrà effettivamente sulla stabilità di Bitcoin.
La vicenda di Mt. Gox rimane un importante caso studio per il settore crypto. Nello specifico evidenziando i rischi associati alla gestione degli trade e l’importanza della sicurezza nelle transazioni digitali.
Con il rinvio del rimborso, gli investitori e i creditori di Mt. Gox hanno ora più tempo per prepararsi a eventuali sviluppi futuri.
Al contempo, il mercato delle criptovalute potrebbe beneficiare di un respiro, con la possibilità di continuare a crescere senza dover affrontare una vendita massiccia e improvvisa di Bitcoin.
In definitiva, la storia di Mt. Gox è tutt’altro che conclusa. Advert ogni modo, il recente rinvio potrebbe rappresentare un’opportunità per stabilizzare il mercato e per riflettere su come gestire al meglio le situazioni di crisi in un settore così nuovo e in costante evoluzione.