Consensys, chief del settore blockchain e sostenitore di Ethereum, licenzia il 20% del personale a causa della pressione normativa della SEC e delle difficoltà macroeconomiche.
L’azienda accusa infatti la SEC di abuso di potere, danneggiando investimenti e occupazione nel settore delle criptovalute. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Ethereum sotto pressione: Consensys accusa la SEC di ostacolare l’innovazione con regolamentazioni eccessive
Negli ultimi mesi, Consensys, uno dei principali sostenitori di Ethereum e sviluppatore del popolare pockets MetaMask, ha annunciato un taglio significativo del 20% della sua forza lavoro.
Questo licenziamento, che rappresenta un colpo per il settore blockchain, è giustificato da un lato dalle sfide economiche globali e, dall’altro, dalla crescente pressione regolamentare imposta dalla Securities and Change Fee (SEC).
Secondo il CEO e fondatore Joe Lubin, l’autorità regolamentare sta intraprendendo una serie di azioni thoughtful come “abuso di potere.” Compromettendo dunque pesantemente la stabilità e la crescita dell’ecosistema blockchain e degli investimenti in criptovalute.
Questa drastica riduzione del personale riflette una tendenza in crescita tra le aziende del settore crypto, che si trovano sempre più spesso a dover far fronte a difficoltà finanziarie.
Queste ultime legate sia all’aumento dei tassi d’interesse sia ai costi derivanti dai procedimenti legali contro la SEC.
L’agenzia, infatti, ha intensificato le sue azioni di vigilanza, mettendo sotto controllo le operazioni di various aziende blockchain e accusando molte di esse di operare illegalmente come dealer non registrati.
A giugno, Consensys è stata ufficialmente accusata di gestire MetaMask e altri servizi legati a Ethereum come piattaforme di buying and selling di titoli non autorizzate, un’accusa che l’azienda respinge fermamente.
Lubin, in un recente put up sul weblog, ha sottolineato come l’incertezza normativa stia ostacolando l’innovazione e generando un clima di incertezza che frena gli investimenti:
“Diversi casi con la SEC, incluso il nostro, rappresentano posti di lavoro significativi e investimenti produttivi persi a causa dell’abuso di potere della SEC e dell’incapacità del Congresso di correggere il problema.”
Queste parole riflettono una preoccupazione diffusa nel settore crypto, che vede nelle azioni della SEC una minaccia crescente alla propria capacità di innovare e competere sul mercato globale.
Le citazioni in giudizio contro la SEC
Il settore delle criptovalute ha attraversato un periodo di forti turbolenze negli ultimi anni, con numerose aziende costrette a ridurre il personale e a rivedere le proprie strategie di enterprise per far fronte a un clima economico avverso.
La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla decisione della SEC di intensificare le indagini e le accuse contro i principali attori del settore, accusati di operare come dealer non registrati.
Coinbase e Grayscale, advert esempio, hanno deciso di citare in giudizio la SEC in passato, mentre altre aziende come Kraken e Uniswap stanno considerando di fare lo stesso.
Consensys, dal canto suo, ha cercato di combattere l’autorità regolamentare intraprendendo un’azione legale volta a contestare quella che considera una sovraregolamentazione.
A suo avviso, la SEC sta tentando di espandere il proprio controllo su Ethereum e sui servizi connessi, in un modo che non trova riscontro nelle normative vigenti e che, soprattutto, non tiene conto delle peculiarità dell’ecosistema crypto.
La battaglia legale rappresenta, quindi, un tentativo di arginare l’impatto delle normative restrittive. Le quali, secondo Consensys, stanno avendo effetti negativi sull’industria delle criptovalute nel suo complesso.
Un’altra conseguenza della pressione della SEC è l’aumento delle spese legali per molte aziende del settore crypto, che sono costrette a dedicare risorse significative alla difesa legale.
In un contesto macroeconomico già difficile, queste spese rappresentano un peso aggiuntivo che molte aziende non riescono a sostenere.
È proprio questo il motivo che ha portato Consensys, come altre società simili, a prendere la decisione di ridurre il personale.
Lubin ha espresso preoccupazione per l’effetto a catena che queste politiche normative potrebbero generare, non solo sugli attori del settore, ma anche sugli investitori e sui lavoratori.
L’importanza di regolamentare il settore crypto
Le ripercussioni di questa vicenda potrebbero estendersi ben oltre il perimetro di Consensys e toccare l’intero ecosistema di Ethereum e delle criptovalute in generale.
Gli sviluppatori e gli investitori potrebbero sentirsi disincentivati a partecipare a progetti innovativi, preoccupati dalle possibili implicazioni legali e finanziarie.
Questo potrebbe portare a una perdita di competitività per gli Stati Uniti nel campo della tecnologia blockchain, in quanto altre giurisdizioni con normative più favorevoli potrebbero attirare le aziende del settore.
Nonostante le difficoltà, il fondatore di Consensys rimane ottimista e si cube determinato a portare avanti la propria missione.
Lubin ritiene che il settore delle criptovalute abbia ancora un grande potenziale e che, se adeguatamente regolamentato, possa contribuire significativamente all’economia globale.
Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, sarà necessario un cambio di approccio da parte della SEC e una maggiore chiarezza normativa.
In sintesi, il caso di Consensys evidenzia le difficoltà che il settore crypto sta affrontando nel tentativo di bilanciare innovazione e conformità normativa.
L’attuale clima di incertezza regolamentare, unito alla pressione economica globale, sta mettendo a dura prova la capacità delle aziende di crescere e svilupparsi.
La speranza è che le istituzioni possano trovare un equilibrio che permetta al settore delle criptovalute di prosperare, senza compromettere la sicurezza degli investitori e la stabilità del mercato.