Secondo quanto emerso nelle ultime ore, l’agenzia media di Donald Trump avrebbe appena registrato il marchio “Truthfi” preparandosi al lancio di un nuovo servizio crypto.
Pochi giorni fa è stata depositata domanda presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO), facendo seguito alla recente information dell’acquisizione dell’alternate Bakkt.
Ora sembra che il nuovo Presidente abbia tutte le risorse per avviare la propria piattaforma dedicata allo scambio di asset digitali.
Tutti i dettagli di seguito.
Trump Media and Know-how Group in trattative con la piattaforma crypto “Bakkt”
Prima della registrazione di “Truthfi”, la Trump Media and Know-how Group aveva avanzato un’offerta per l’acquisizione dell’alternate crypto Bakkt.
L’agenzia del neo Presidente avrebbe offerto ben 150 milioni di dollari, come cita un rapporto del Monetary Occasions, per rilevare l’attività.
La notizia ha fatto schizzare al rialzo il titolo, con una crescita del 160% in un solo giorno che testimonia il forte interesse degli investitori.
Nel frattempo anche i nuovi massimi storici segnati da Bitcoin poco sotto i 100.000 dollari, stimolando ancora di più l’interesse mainstream per l’industria crittografica.
Questa mossa rientra nei piani riportati in campagna elettorale dal repubblicano dove si parlava di una rendere gli Stati Uniti la capitale del mondo crypto.
Al momento ancora non è noto se l’offerta è stata accettata da Bakkt e quali tempi di attesa ci saranno per il passaggio ufficiale in caso di esito positivo.
Non sappiamo nemmeno che ruolo ricoprirà la nuova piattaforma presso la dirigenza federale di Donald Trump e in cosa differirà dagli altri alternate privati.
Ciò che è intuibile è che farà parte del crescente ecosistema crittografico statunitense, capitanata dal recente progetto DeFi “World Liberty Monetary”.
La società media di Trump, che gestisce anche il social media “Fact”, avrà sicuramente un ruolo cruciale nell’organizzazione e gestione di questo nuovo apparato.
Anche Howard Lutnick, CEO di Cantor Fitzgerald, potrebbe assumere una funzione rilevante in questo contesto essendo stato appena nominato capo del dipartimento del commercio.
Per il momento sembra che Trump stia mantenendo le promesse affermato nel periodo delle elezioni, spingendo per un agenda politica con focus sulle crypto.
Registrato il marchio “Truthfi”: tutto pronto per il lancio dell’alternate crypto del Presidente Donald Trump
Come riportato da un deposito ufficiale presso l’USPTO, l’agenzia media di Donald Trump ha ufficialmente registrato il marchio “Truthfi”, legato ai suoi intenti professional crypto.
Sulla base di quanto scritto, “Truthfi” servirà come nome legato advert un software program di elaborazione e custodia dei pagamenti per crypto.
Nel dettaglio troviamo indicazioni inerenti a servizi di elaborazione del pagamento con carta, gestione patrimoniale, servizio di custodia e negoziazione di risorse digitali.
Si tratta in sostanza nuova piattaforma che offre servizi finanziari nel mondo crittografico, con un implementazione parallela dei canali fiat.
Dal nome è intuibile che questa sorta di crypto alternate sarà in qualche modo collegata al social media Fact di Donald Trump.
Fonte: https://www.uspto.gov/
La knowledge di lancio di Fact non è ancora nota, così come non è stato ancora presentato al pubblico statunitense. Per il momento rimane solo un evidente speculazione di una probabile mossa futura di Trump.
Potremmo aspettarci verosimilmente di ricevere nuovi aggiornamenti in merito dal repubbliano da qui fino a positive gennaio.
Ricordiamo a tal proposito che il 20 gennaio 2025 Gary Gensler, attuale presidente della SEC, si dimetterà come parte dell’agenda politica di Trump.
Quella potrebbe essere l’occasione perfetta per l’inaugurazione della nuova piattaforma crypto, celebrando l’inizio di una nuova period lontana dalle grinfie dei democratici.
Fino advert oggi infatti Gary Gensler ha cercato in più occasioni di mettere i bastoni tra le ruote all’espansione dell’industria crypto nel Paese.
Le sue dimissioni segnano una pietra miliare per lo sviluppo della tecnologia blockchain negli Stati Uniti e potrebbero essere have a good time sotto il nome Truthfi.
Truthfi ed i conflitti di interesse tra presidenza ed imprenditoria
Nonostante l’entusiasmo della crypto group per la registrazione del marchio “Truthfi”, c’è ancora qualche democratico che prova advert attaccare Trump.
Richard Painter, il principale avvocato etico dell’amministrazione George W. Bush, ha fatto presente come ci sia un forte conflitto di interessi tra il repubblicano e le sue iniziative.
In ballo ci sarebbero questioni economiche che prescindono dagli incarichi di gabinetto del nuovo Presidente, risultando in un forte contrasto.
Ecco quanto riportato in una nota da Painter, indicando anche la problematica situazione nel campo della regolamentazione del settore crypto:
“È un grosso problema ma non è un problema specifico di Trump. “Proprio come è un grosso problema che i membri del Congresso commerciano cripto mentre non riescono a approvare la legislazione che regola la criptovaluta e accettano enormi quantità di donazioni dall’industria della criptovaluta.”
Negli Stati Uniti le leggi sul conflitto di interessi criminali non si applicano al presidente, vicepresidente e ai membri del Congresso. Tuttavia, Trump potrebbe certamente trarre vantaggio dalla sua posizione dualistica come politico ed imprenditore.
Già con la sua vittoria alle elezioni, ha ottenuto un buon profitto dalla crescita delle aziende advert esso correlate.
Inoltre, la notizia della registrazione del marchio “Truthfi” pone ancora più interrogativi su come Trump gestirà questa situazione.
I democratici suggeriscono che il Presidente dovrebbe cedere i beni personali e della sua organizzazione media, per evitare il conflitto di interessi.
Peccato che oggi i democratici abbiano ben poche voci in capitolo, soprattutto dopo aver soffocato l’innovazione tecnologica di un intero Paesi per diversi anni.
I piani di Trump sono ben più grandi dallo sviluppare un alternate crypto nazionale e sollecitare lo sviluppo dell’industria.
Il neo Presidente punta alla creazione di una riserva nazionale di Bitcoin, con goal di 1.000.000 di coin, story da elevare gli USA advert hub mondiale crittografica.
Questo è solo l’inizio di una nuova period, fatta di crypto e di blockchain.