Wednesday, October 9, 2024

Crypto.com si unisce ai colleghi di settore e cita in giudizio la SEC degli USA

Crypto.com, piattaforma di buying and selling di criptovalute, ha annunciato di aver presentato una petizione alla CFTC e alla SEC degli USA. L’concept è di unirsi ai suoi colleghi di settore per proteggere il futuro delle criptovalute negli Stati Uniti. 

Crypto.com e la petizione alla SEC e alla CFTC degli USA per proteggere il futuro delle criptovalute

Crypto.com, celebre piattaforma di buying and selling di criptovalute, è scesa in campo per unirsi ai suoi colleghi di settore, presentando una petizione contro la SEC e CFTC degli USA. Ecco l’annuncio su X del CEO di Crypto.com, Kris Marszalek

“Oggi http://Crypto.com ha intentato una causa contro la SEC per proteggere il futuro delle criptovalute negli Stati Uniti”

Il crypto-exchange ha invece commentato la sua azione come segue:

“Oggi Crypto.com ha intentato una causa contro la Securities and Trade Fee (SEC) degli Stati Uniti. Lo facciamo per proteggere il futuro dell’industria delle criptovalute negli Stati Uniti, unendoci a una serie di nostri colleghi che si stanno difendendo attivamente e agendo contro un’agenzia federale fuorviante che agisce al di là delle sue autorizzazioni di legge.”

In pratica, dopo aver ricevuto un avviso Wells, Crypto.com ha deciso di difendersi in modo attivo sulla regolamentazione crypto. 

La sua petizione vuole illustrare come la SEC stia proseguendo con una campagna di regolamentazione non autorizzata e ingiusta. 

Nello specifico, la causa di Crypto.com sostiene che la SEC ha ampliato unilateralmente la propria giurisdizione oltre i limiti di legge. Non solo, separatamente, la SEC ha stabilito una regola illegale secondo la quale gli scambi di quasi tutte le crypto sono transazioni di titoli, indipendentemente dal modo in cui vengono venduti, mentre transazioni identiche in Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) non lo sono.

Crypto.com e la sua petizione: “le azioni della SEC nei confronti del settore non ci hanno lasciato altra scelta”

Oltre quanto già affermato, Crypto.com ha deciso di utilizzare gli strumenti normativi disponibili per contribuire a dare certezza al settore. 

E infatti, la sua causa continua con una petizione alla CFTC e alla SEC. Qui, l’obiettivo è quello di confermare, tramite un’interpretazione congiunta, che alcuni prodotti derivati sulle criptovalute sono regolamentati esclusivamente dalla CFTC. 

In pratica, Crypto.com vuole sottolineare il procedimento secondo cui qualsiasi partecipante al mercato può chiedere alla CFTC e alla SEC se un prodotto è uno “swap”, un “security-based swap” o un “blended swap”. 

Con le regole congiunte, sia la CFTC che la SEC hanno 120 giorni di tempo per emettere un’interpretazione approvata congiuntamente (anche richiedendo commenti pubblici) o per negare un’interpretazione. Qualora decidessero di negarla, dovrebbero comunque fornire pubblicamente, per iscritto, le ragioni per cui non la rilasciano. 

Non solo, per emettere questo loro verdetto sui derivati, le agenzie devono consultarsi con il Federal Reserve Board of Governors (la Fed) e possono anche intraprendere un’attività di regolamentazione congiunta in consultazione con la Fed.

La missione di Crypto.com è quella di riuscire a sollevare l’intero settore crypto, attraverso una conformità normativa. Ecco le sue parole:  

“Siamo fiduciosi che il nostro impegno riconosciuto a livello internazionale per la conformità normativa e le recenti sentenze dei tribunali contro le pretese della SEC nei confronti dei partecipanti al settore delle criptovalute ci mettano in una posizione vincente per sfidare le loro azioni ingiuste. Anche se sfortunati, confidiamo che il ramo giudiziario degli Stati Uniti contribuirà a fornire il controllo tanto necessario sulle azioni arbitrarie dell’attuale management della SEC contro le criptovalute e a convalidare le nostre richieste. Il nostro successo in questa vicenda riaffermerà la nostra conformità operativa a beneficio dei nostri clienti e dell’intera categoria negli Stati Uniti.”

Il prezzo di Cronos (CRO)

Mentre la piattaforma si dedica alla sua causa contro la SEC degli USA, il prezzo della sua crypto Cronos (CRO) non sembra riflettere un grande entusiasmo degli investitori. 

Al momento della scrittura, CRO vale 0,076$, in dump del 3,6% nelle ultime 24 ore. Durante queste 24 ore, però, il prezzo di CRO period sceso fino a toccare i 0,074$, e quindi il prezzo attuale potrebbe anche rivelarsi di ripresa. 

Oltre al suo prezzo, anche il market cap di CRO è sceso a quota 2 miliardi di dollari, facendo scivolare la crypto al 42esimo posto. A metà settembre, advert esempio, CRO risultava essere in 37esima posizione. 

Questo significa che l’andamento generale di CRO, dopo mesi di sofferenza, risulta non essersi ancora ripreso, facendosi superare da altri progetti crypto. 

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