Mercoledì 13 marzo, l’aggiornamento Dencun è andato reside sulla blockchain di Ethereum, implementando ufficialmente lo spazio di archiviazione dati “blob” su tutti i layer-2 della rete crittografica.
I Blob non sono altro che una soluzione di scalabilità, introdotta con la proposta “Proto-DankSharding” (EIP-4844) che anticipa il passaggio allo sharding completo della chain.
Di seguito vediamo come funziona questo elemento innovativo di Ethereum e quali vantaggi apporta.
L’aggiornamento Dencun di Ethereum introduce per la prima volta i blob nelle transazioni dei L2
Con l’arrivo dell’arduous fork Ethereum sui shopper di Ethereum, è stato inaugurato un nuovo elemento crittografico noto come “blob”, il cui ruolo risulta di fondamentale importanza affinchè la blockchain sottostante possa risolvere i suoi limiti di scalabilità.
I blob, introdotti grazie all’integrazione dell’EIP-4844 Proto-DankSharding, possono essere riassunti come spazi blocco per l’archiviazione dei dati che rimpiazzando le tradizionali puntate ai name knowledge, lavorano in modo efficiente richiedono meno lavoro all’infrastruttura decentralizzata di Ethereum.
L’obiettivo ultimo dei blob è quello di ridurre le spese di commissione dei layer-2 della rete in questione: come riescono nell’intento a livello tecnico?
Partiamo dal presupposto che l’concept di partenza con cui sono stati concepiti questi blob nell’EIP-4844 è quella di creare una nuova sezione di storage che non l’EVM di Ethereum non riesce advert eseguire.
Originariamente, prima di Dencun, la fase di archiviazione dei dati sul livello di esecuzione. period permanente. Ciò significa che se una transazione veniva pubblicata, questa una volta memorizzata da tutti i nodi sarebbe rimasta in eterno visibile sulla chain.
I blob risolvono questo “problema di immutabilità”, che di per sé non crea problemi sul campo del consenso ma limita le efficiency della catena, creando un tipo di transazione (blob-carrying-transaction) i cui dati non risultano accessibili alla Ethereum Digital Machine e vengono eliminati automaticamente dopo circa 18 giorni.
Così facendo si va a creare uno spazio di archiviazione più snello, in quanto ora i nodi che si occupano della validazione dei blocchi, non devono più validare ogni connessione tra L2 e rete principale di Ethereum, ma necessitano solo di verificare la conformità della referenza al blob stesso, che contiene appunto informazioni riguardanti le transazioni function esternamente.
Tutto ciò si traduce in meno lavoro per le componenti attive dell’infrastruttura crittografica, che possono risparmiare energia (e dunque fuel dalla rete) ed utilizzarlo per altri scopi nobili, contribuendo di fatto a rendere Ethereum più scalabile.
In merito a questa storica integrazione il VP of Product di Polygon Labs, David Silverman, ha dichiarato che i blob essendo memorizzati temporaneamente, sono drasticamente più economici per i rollup e consentono le stesse garanzie di sicurezza.
Diversi altri membri di riferimento della comunità, così come tutti i progetti di spicco costruiti su Ethereum, negli ultimi giorni hanno condiviso il proprio entusiasmo per un aggiornamento che migliora sensibilmente la chain, rendendolo più competitiva per il mercato del futuro.
Vantaggi dell’utilizzo dei blob rispetto ai name knowledge
Rispetto al classico meccanismo di puntata ai name knowledge, in cui le transazioni da layer-2 advert Ethereum o viceversa sono memorizzate a vita dalla EVM, l’utilizzo dei blob porta un vantaggio sostanziale.
Come accennato anche nel paragrafo precedente l’uso di uno spazio di storage di questo tipo, i cui dati vengono eliminati periodicamente, rende le commissioni sui rollup di Ethereum decisamente più economiche rispetto a prima.
Optimistic rollup come Arbitrum, Optimism e Base, ma anche diversi Zk rollup come Starknet e zkSync, hanno già notato la differenza dall’aggiornamento Dencun, con charges per l’invio di fondi o per gli swap che sono scese sensibilmente, fino advert addirittura 100 volte i valori iniziali.
In questo contesto è opportuno sottolineare che tutti i layer-2 trarranno vantaggio dall’introduzione dei blob, ma ci vorrà del tempo prima che l’integrazione rifletta la riduzione dei costi di rete.
Indicativamente vedremo gli effetti di Dencun nelle prossime 2 settimane, quando tutti gli operatori di rete dei L2 avranno aggiornato i propri shopper e aggiunto le “blob transactions” alle proprie infrastrutture.
Inoltre dobbiamo sottolineare che attualmente i blocchi su Ethereum possono contenere fino a un massimo di 16 blob, con una valore attuale di 8 blob al momento della stesura dell’articolo.
Più blob vengono utilizzati in un blocco, ovvero quante più entità richiedono il servizio, più le charges sugli stessi layer-2 potrebbero subire dei piccoli rialzi.
Pur considerando l’utilizzo massimo di 16 blob a blocco, le commissioni sarebbero comunque minori di quelle iniziale, ma è opportuno considerare che si verrà a formare un mercato delle charges in questo senso simile a quelle presente sui canonici blocchi di Ethereum.
Siamo ancora all’inizio del lungo percorso che ci porterà a rendere Ethereum scalabile una volta per tutte, tanto quanto un’infrastruttura di pagamento centralizzata come per esempio Visa.
Il debutto dei blob apre le porte advert una nuova period, fatta di soluzioni economiche sui layer-2 che sfoceranno in un futuro non troppo lontano nella contaminazione delle stesse pratiche sulla rete principale.
Tutti sono in fermento in questo momento per la svolta epocale nel mondo blockchain: anche Hayen Adams, noto fondatore del protocollo di scambio decentralizzato Uniswap, ha condiviso la propria euforia su X mettendo in mostra fuel charges su Optimism minori di 0,01 dollari.