TD Financial institution ha accettato una multa di oltre $3 miliardi per aver facilitato trasferimenti di denaro legati a alternate di criptovalute in Regno Unito (UK) e Colombia, sollevando preoccupazioni sulla gestione dei flussi finanziari legati agli asset digitali.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Le operazioni legate agli alternate crypto in Regno Unito (UK) e Colombia sotto accusa: la maxi multa
TD Financial institution, uno degli istituti finanziari più grandi e conosciuti al mondo, è recentemente finita sotto i riflettori per una pesante multa.
Quest’ultima derivante dal coinvolgimento in transazioni bancarie collegate a due società di criptovalute anonime, una con sede nel Regno Unito e l’altra in Colombia.
Secondo un rapporto del Monetary Crimes Enforcement Community (FinCEN), l’istituto bancario ha facilitato transazioni per un valore superiore a un miliardo di dollari.
Sollevando dunque interrogativi su possibili violazioni nel monitoraggio del riciclaggio di denaro e altre pratiche illegali.
Il 10 ottobre, TD Financial institution ha accettato di pagare una multa file di oltre 3 miliardi di dollari negli Stati Uniti.
Oltre a story sanzione, la banca ha accettato anche di limitare la propria espansione sul territorio statunitense, rispondendo alle accuse relative alla mancata vigilanza sul controllo del flusso di denaro da parte di organizzazioni criminali.
Questi fondi, come indicato nel rapporto, provenivano in larga parte da due alternate di criptovalute, le cui attività coinvolgevano giurisdizioni thoughtful advert alto rischio, come la Colombia.
Il coinvolgimento delle piattaforme di criptovalute
Secondo il rapporto di FinCEN, gran parte delle transazioni gestite da TD Financial institution erano collegate a una società identificata come “Buyer Group C”.
Quest’ultima ha effettuato trasferimenti bancari per un valore di oltre un miliardo di dollari, ricevendo il 90% dei fondi da un alternate di criptovalute con sede nel Regno Unito.
Allo stesso tempo, il 60% delle operazioni in uscita period diretto a un istituto finanziario colombiano che offre servizi legati agli asset digitali.
Questo tipo di transazioni ha sollevato preoccupazioni sulla trasparenza delle operazioni di TD Financial institution. Secondo FinCEN, la banca non aveva informazioni dettagliate riguardo alla fonte dei fondi o agli attori coinvolti, eppure ha continuato a facilitare tali operazioni.
Tra le principali preoccupazioni vi è la possibilità che questi fondi siano stati utilizzati per attività illegali, come il riciclaggio di denaro o il finanziamento del crimine organizzato.
Il quantity delle transazioni affiliate al “Buyer Group C” si è rivelato significativamente più alto rispetto a quanto inizialmente documentato durante la fase di onboarding della società presso TD Financial institution.
In media, la società movimentava oltre 100 milioni di dollari al mese attraverso bonifici bancari. Molti di questi dei quali facilitavano il buying and selling di criptovalute in mercati particolarmente rischiosi, come la Colombia, la Cina e alcune nazioni del Medio Oriente.
Tra il 2022 e il 2023, TD Financial institution ha gestito oltre 650 milioni di dollari in transazioni per il “Buyer Group C”. Ricevendo dunque fondi da un alternate di criptovalute internazionale.
Ciò che ha ulteriormente destato sospetti è stata la mancanza di chiarezza riguardo agli scopi specifici delle transazioni e all’identità finale degli autori delle operazioni.
Nonostante queste lacune, TD Financial institution ha continuato a elaborare i trasferimenti. Compresi 420 milioni di dollari destinati a un istituto finanziario colombiano che offriva servizi relativi alle criptovalute.
La chiusura dell’unità crypto di TD Financial institution
TD Financial institution non è nuova al mondo delle criptovalute.
Nel marzo 2022, la sua unità d’investimento, TD Cowen, aveva lanciato un’ala dedicata, Cowen Digital, per offrire ai clienti istituzionali la possibilità di accedere al mercato degli asset digitali. Tra questi criptovalute come Bitcoin ed Ether.
Tuttavia, a giugno 2023, TD Financial institution ha chiuso inaspettatamente la sua unità crypto, senza fornire dettagli chiari sui motivi dietro story decisione. La chiusura è avvenuta pochi mesi dopo l’acquisizione di Cowen Financial institution da parte del gruppo TD per 1,3 miliardi di dollari.
Molti analisti hanno speculato sul fatto che la chiusura dell’unità crypto di TD Cowen possa essere collegata ai crolli di alcune importanti società di criptovalute avvenuti nel 2022.
Così come alle pressioni normative sempre più stringenti sui mercati finanziari degli Stati Uniti nel 2023.
La crisi bancaria che ha scosso il settore finanziario nello stesso anno potrebbe aver contribuito a un ripensamento delle strategie aziendali di TD Financial institution nel settore degli asset digitali.
Il caso di TD Financial institution sottolinea le difficoltà che le banche tradizionali stanno affrontando nel gestire l’ascesa delle criptovalute. Inoltre, evidenzia le complessità del monitoraggio delle transazioni legate agli asset digitali.
Con giurisdizioni advert alto rischio come la Colombia e la Cina coinvolte, il timore di facilitare operazioni illecite cresce esponenzialmente.
Inoltre, l’opacità che circonda molti alternate di criptovalute complica ulteriormente il compito delle istituzioni finanziarie tradizionali nel mantenere la trasparenza e il controllo sulle operazioni bancarie.
Le autorità di regolamentazione stanno facendo pressioni sempre più forti per garantire che le banche monitorino in modo efficace i flussi di denaro associati alle criptovalute. Implementando di conseguenza controlli rigorosi e migliorando le tecnologie di rilevamento.
Tuttavia, il caso di TD Financial institution dimostra che c’è ancora molta strada da fare prima che il settore finanziario possa adattarsi pienamente all’evoluzione del mercato degli asset digitali senza rischiare gravi violazioni delle normative antiriciclaggio.