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Cresce l’attesa per la decisione della SEC in merito agli ETF spot su Ethereum, che si prevede avverrà entro il prossimo 23 maggio. Le prospettive per il valore di ETH, se tali prodotti verranno approvati, sono molto buone: Normal Chartered, per esempio, pensa che l’asset toccherà quota $14.000 se l’approvazione avverrà effettivamente.
Adesso arriva anche la richiesta per un ETF spot su ETH da parte di Bitwise, avvenuta ieri 28 marzo. Sulla rete Ethereum, che ha recentemente raggiunto 1 milione di validatori, sono stati costruiti vari token: uno degli ultimi di successo è Dogecoin20, una meme coin che, come si evince dal nome, si ispira a Dogecoin e che sta per terminare la sua presale da $10 milioni.
Bitwise fa una richiesta per un ETF spot su ETH
La società ha presentato lo scorso 28 marzo un modulo S-1 per un fondo denominato ETF Bitwise Ethereum. La proposta embody diversi dettagli, in particolare Bitwise vuole essere listato sull’change NYSE Arca e prevede di utilizzare Coinbase Custody. Al contempo, non sono state rilasciate indicazioni in merito al ticker e alle commissioni.
L’applicazione di Bitwise mette in discussione lo staking di Ethereum come un aspetto fondamentale della rete; nonostante ciò, story domanda non esclude la possibilità che il fondo metta in stake ETH e che ne ottenga rendimenti, a differenza di quanto prevedono le domande dei concorrenti Ark 21Shares e Constancy.
Anche NYSE Arca ha presentato una richiesta 19b-4 il 28 marzo, proponendo una modifica alle regole per consentirle di quotare l’ETF Ethereum spot di Bitwise. La stessa società ha contribuito alla relazione del documento, con un’analisi che ha rilevato una “forte correlazione” tra il mercato degli spot su ETH e quello dei futures CME su ETH.
L’analisi vuole stabilire una correlazione tra i futures ETH e i mercati spot, come avvenne per Bitcoin, che è stata fondamentale per garantire l’approvazione dei primi ETF spot su Bitcoin a gennaio.
ETF spot su ETH: verranno approvati?
Nonostante la recente domanda di Bitwise, le aspettative sulla prossima approvazione degli ETF spot su Ethereum sono detrimental. L’analista di Bloomberg Eric Balchunas ha dichiarato, lo scorso 11 marzo, che gli ETF spot su Ethereum hanno una probabilità del 35% di essere approvati entro il 23 maggio.
Balchunas pensa questo principalmente sulla base della mancanza di segnali da parte della SEC, che hanno invece portato a precedenti approvazioni degli ETF spot su Bitcoin. Polymarket inoltre sostiene che ci sia una probabilità del 20% di ottenere l’approvazione dell’ETF spot su ETH entro la wonderful di maggio.
La SEC deve approvare o respingere una richiesta di ETF Ethereum spot da parte di VanEck entro il 23 maggio, anche se è altamente probabile che decida contemporaneamente su tutte le richieste simili: ci sono infatti almeno sette gestori patrimoniali, oltre a Bitwise, con domande in sospeso.
La rete Ethereum si distingue per la sua affidabilità e perché sfrutta il meccanismo di consenso PoS: anche la nuova meme coin Dogecoin20 è costruita su questa blockchain, in quanto parte da Dogecoin e innova con lo staking on-chain. La sua presale, che ha superato $10 milioni, sta per terminare: DOGE20 verrà listato sui DEX il prossimo 20 aprile (Doge Day).
Dogecoin20: ultima occasione per partecipare alla rpesale prima del itemizing sui DEX
DOGE20 è un token ERC-20 (come si capisce anche dal nome) costruito su Ethereum, la blockchain considerata la più sicura in circolazione. Per questo motivo il nuovo progetto Dogecoin20 vuole innovare, unendo alla cultura dei meme anche il guadagno offerto dallo staking on-chain.
Questo combine ha determinato il successo della sua presale, che ha raggiunto l’laborious cap di $10 milioni in un tempo molto breve, con un DOGE20, al momento, a $0,00022. Successivamente, ovvero il prossimo 20 aprile, il token verrà listato sui DEX: durante la presale verranno venduti complessivamente 53 miliardi di token, ovvero il’38% dell’offerta totale di DOGE20, pari a 140 miliardi.
Dogecoin20 innova grazie allo staking on-chain, una forma di staking che prevede ricompense a lungo termine (il 12,5% distribuito nel primo anno e il 2,5% nel secondo anno) e che, al momento, conta su un APY dell’83%.
Il progetto, anche se si ispira a Dogecoin nel nome, se ne differenzia per l’offerta limitata di token, pensata per far aumentare la domanda di DOGE20, mentre DOGE ha un’offerta illimitata.
Infine, DOGE20, in quanto costruito su Ethereum, usa il meccanismo di consenso Proof-of-Stake, che riduce il dispendio di energia e quindi punta alla salvaguardia dell’ambiente, al posto del classico Proof-of-Work.
Altri aspetti importanti sono la liquidità, alla quale è destinato il 10% della fornitura totale, e il advertising and marketing, che conta invece sul 37%, allo scopo di rendere virale il progetto il più possibile e di coinvolgere più investitori nell’acquisto di DOGE20.
La presale di DOGE20 terminerà tra circa 22 giorni; successivamente il token verrà listato sui DEX il prossimo 20 aprile, giorno del Doge Day, che potrebbe influire in maniera positiva sia su Dogecoin, sia su Dogecoin20.
Chi è interessato, può collegare il suo crypto pockets alla pagina ufficiale del progetto e scambiare token ETH e USDT con DOGE20 oppure usare la BNB chain o ancora una carta bancaria: secondo gli esperti del settore, DOGE20 può fare anche più di 10x con il itemizing.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.