Un paio di giorni fa, anche il più noto esponente del mondo crypto, il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin, ha voluto esprimersi sulle prossime elezioni presidenziali che si terranno a novembre negli USA.
Buterin non si è schierato apertamente per uno dei candidati, ma ha voluto mettere in guardia gli elettori sul fatto che appoggiare veramente il mondo crypto non significa solamente fare propaganda a favore.
Vitalik Buterin commenta i candidati alle elezioni in USA: Trump sotto il mirino velato
Vitalik Buterin ha pubblicato un lungo publish sul suo weblog intitolato “Contro la scelta delle proprie alleanze politiche in base a chi è pro-cripto”.
Il riferimento implicito è a quei politici statunitensi che, per pure ragioni di opportunità elettorale, cercano consensi dicendosi favorevoli al mondo crypto.
Nel publish non viene mai citato Donald Trump, ma sembra evidente che Buterin ce l’avesse proprio con lui.
Trump ormai si cube ampiamente favorevole nei confronti delle criptovalute, anche perchè ha incassato molti ETH vendendo NFT, ed a quanto pare è disposto a venderne ancora degli altri.
Tuttavia, quando period Presidente, ed in particolare nel 2019, disse che avrebbe bannato Bitcoin se avesse raggiunto i 100.000$ di prezzo.
Anzi, stando a quanto affermato dal CEO di Block, Mike Brock, nel 2020 Trump avrebbe effettivamente provato a vietare Bitcoin, frenato poi da Steve Mnuchin ed un gruppo di persone della sua amministrazione che non hanno seguito i suoi desideri, per preservare competitività e innovazione americana.
Brock sostiene che period presente all’incontro in cui di discussero queste cose.
Il ragionamento di Buterin
Nel suo publish Buterin afferma che negli ultimi due anni le criptovalute sono diventate un argomento sempre più importante nella politica, e non solo negli USA.
Cube anche di ritenere ragionevoli molte delle leggi che sono state già approvate, o sono in fase di studio, riguardanti il mondo crypto, ma fa notare che all’interno del settore c’è una spinta crescente a diventare più attivi politicamente e favorire partiti politici e candidati in base al fatto che siano o meno disposti a essere indulgenti e amichevoli con le crypto.
Buterin afferma di essere contrario a questa tendenza, perchè sostiene che prendere decisioni in questo modo comporta un rischio elevato di andare contro i valori che in primo luogo spingono le persone advert entrare nel mondo delle criptovalute.
Il celebre co-fondatore di Ethereum cita esplicitamente il movimento cypherpunk all’interno del quale anni fa iniziarono a prendere corpo i progetti di decentralizzazione basati su blockchain, e che di fatto avevano come obiettivo quello di sfidare il controllo delle autorità centralizzate come gli Stati.
Il suggerimento
Si tratta di una sorta di ritorno alle origini, ovvero di recupero dei motivi originari che hanno spinto da un lato alcuni tecnici a sviluppare sistemi decentralizzati basati su blockchain, e dall’altro milioni di cittadini advert abbracciarli.
Inoltre, aggiunge che il gioco della politica è molto più complicato di un semplice “chi vince le prossime elezioni”.
Per questi motivi suggerisce di non dare il proprio voto ai candidati pro-crypto solo perché sono pro-crypto, perchè altrimenti si rischia di dare degli incentivi a politici che potrebbero limitarsi a cercare di ottenere voti dicendo che supportano il mondo crypto.
Aggiunge:
“Non importa se supportano anche il divieto dei messaggi crittografati, se sono narcisisti in cerca di potere o se spingono per progetti di legge che rendono ancora più difficile per il tuo amico cinese o indiano partecipare alla prossima conferenza sulle criptovalute: tutto ciò che i politici devono fare è assicurarsi che sia facile per te scambiare monete.”
Quindi spinge a prendere in considerazione anche altre caratteristiche per valutare i candidati, dicendo che ci sono gradienti di incentivazione molto più onorevoli che si potrebbe contribuire a creare.
La politica in USA durante le elezioni e le criptovalute secondo Vitalik Buterin
Buterin suggerisce anche di chiedersi, nel caso di candidati che affermano di essere pro-crypto, se lo fanno per le giuste ragioni, e non solamente per acquisire momentaneamente consenso.
Esse veramente pro-crypto, secondo Buterin, significa anche avere una visione di come la tecnologia, la politica e l’economia dovrebbero andare nel 21° secolo, ed avere una buona visione positiva che vada oltre le preoccupazioni a breve termine.
Sta di fatto sottolineando la differenza che c’è tra politica e politici, intendendo per “politica” l’attività governativa, e per “politici” coloro che nei Paesi democratici si candidano alle elezioni con il preciso (e spesso unico) scopo di vincerle.
Suggerisce pertanto agli elettori di andare al di là delle parole dei politici, spesso menzognere perchè pura propaganda, e di ragionare su ciò che realisticamente ci si può attendere dalla reale azione politica dei governanti futuri.
Il pensiero di Vitalik Buterin
Per comprendere le preoccupazioni del celebre co-fondatore di Ethereum conviene prendere in considerazione anche un po’ di informazioni contestuali su di lui.
Vitaliy Dmitrievič Buterin, detto Vitalik, è nato in Russia nel 1994.
All’età di sei anni emigrò in Canada insieme ai genitori, tanto da essere ormai cittadino canadese.
Quindi osserva la politica statunitense relativamente da lontano, anche se inevitabilmente questa incide sulle sue fortune dato che gli USA sono in assoluto il maggior mercato crypto del mondo. Buterin alle presidenziali USA di novembre non voterà.
Negli ultimi anni si è spesso espresso molto negativamente sulla politica del suo paese originario, la Russia, probabilmente anche per la sua indole libertaria che lo fa mal digerire i regimi autoritari come quello attuale russo.
È facile immaginare che anche una figura come Donald Trump, che si presenta con chiari tratti autoritari, gli piaccia poco, anche se non sembri che appoggi il rivale Biden.
Le sue preoccupazioni per le elezioni americane sembrano in realtà andare ben al di là degli aspetti più squisitamente legati al settore crypto, anche perchè Buterin è una persona molto informata che ha idee molto ampie e complesse riguardo l’intera società umana, e non solo il mondo delle criptovalute.