In questo nuovo appuntamento parleremo dell’halving di Bitcoin (BTC), uno degli eventi più importanti per il mondo delle crypto. Questo evento si ripete circa una volta ogni 4 anni e l’ultima volta, nel 2020, ha dato il through advert uno dei Bull Market più grandi della storia. Per chi non ne avesse ancora sentito parlare, accenneremo a cos’è esattamente l’halving e cosa cambierà dopo che sarà avvenuto. Proveremo quindi a capire cosa dobbiamo aspettarci stavolta da Bitcoin e dal suo prezzo, cercando di riassumere tutto quello che c’è da sapere sull’halving di Bitcoin previsto per positive aprile 2024.
Perché l’halving di Bitcoin è così importante
L’halving di Bitcoin è forse il momento più atteso in assoluto per chi segue il mondo delle crypto. Questo per due motivi principali. Il primo è la sua ciclicità, in quanto avviene circa ogni 4 anni. Il secondo, che forse è anche il motivo che avvicina di più le grandi masse a Bitcoin, è che storicamente l’halving ha segnato praticamente sempre l’inizio di una forte fase rialzista. La ciclicità di Bitcoin in questi termini è davvero impressionante quindi ci sono aspettative molto alte.
Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza, soprattutto nell’ottica di chi opera in maniera sistematica, per avere tutti gli strumenti necessari a valutare cosa aspettarci da questo evento. Chiariremo quindi quelli che sono i fatti concreti, e quelle che magari sono soltanto speculazioni, in modo da poter essere pronti advert affrontare i mercati nella maniera migliore indipendentemente da quello che sarà poi l’effetto dell’halving previsto per aprile.
Che cos’è l’halving di Bitcoin
Partiamo dalle basi chiarendo innanzitutto in cosa consiste l’halving di Bitcoin. Si è accennato alla sua ciclicità in termini di anni (quadriennale) ma questa definizione non è esattamente corretta. La ciclicità dell’halving non si misura in mesi o anni ma in numero di blocchi generati nella blockchain. Si deve infatti fare un accenno al meccanismo di creazione di nuovi Bitcoin, il cosiddetto Mining.
Semplificando, il Mining è una grossa competizione tra tutte le macchine dei miner che, mettendo in gioco la loro potenza computazionale, cercano di risolvere i calcoli probabilistici necessari alla validazione di un blocco. Il primo miner che completa questi calcoli riceve la ricompensa attualmente fissata a 6,25 Bitcoin per ogni blocco. Dopo l’halving, questa ricompensa sarà divisa esattamente in due diventando 3,125. Non per niente, in inglese “halving” significa proprio dimezzamento, in quanto non si tratta di altro che del dimezzamento delle ricompense che vengono erogate dalla blockchain Bitcoin al miner che risolve e valida un blocco.
Considerato che l’obiettivo della blockchain di Bitcoin è di validare un blocco ogni 10 minuti, e che l’halving avviene esattamente ogni 210.000 blocchi, se moltiplichiamo 10 minuti per 210.000 arriviamo appunto a circa 4 anni. In realtà un blocco non sempre prende esattamente 10 minuti: qualche volta i miner riescono a risolverlo prima, qualche volta ci mettono un po’ di più. Per questo motivo la knowledge esatta dell’halving può solo essere stimata.
L’halving del 2024, il quarto della storia di Bitcoin, avverrà dunque al blocco 840.000 e, come detto, le ricompense per i miner passeranno da 6,25 a 3,125 Bitcoin per blocco. Il processo di dimezzamento continuerà a ripetersi negli anni e si stima che, approssimativamente nel 2140, il limite massimo di 21 milioni di Bitcoin sarà raggiunto e nessuno potrà più produrne di nuovi, pertanto si arriverà advert erogare 0 nuovi Bitcoin per ogni blocco.
Che impatto avrà l’halving sul mercato?
Volendo fare qualche calcolo per quantificare l’impatto dell’halving sul mercato è possibile, advert esempio, valutare la produzione giornaliera di Bitcoin in termini monetari. Moltiplicando li numero di Bitcoin erogati per ogni blocco, ovvero 6,25 Bitcoin, prima per 6 (per ottenere il numero prodotto in un’ora) e poi per 24, otterremo quanti Bitcoin vengono prodotti al giorno, ossia 900 al giorno.
Considerato il prezzo attuale di circa 50.000 dollari, produrre 900 Bitcoin al giorno significa avere un equivalente monetario di 45 milioni di dollari di nuovi Bitcoin immessi ogni giorno sul mercato o, meglio, nelle tasche dei miner. Dopo l’halving di positive aprile 2024, si avrà quindi una riduzione di circa 22,5 milioni di dollari di offerta di Bitcoin per ogni singolo giorno (chiaramente a parità di prezzo). Questo è l’impatto reale, effettivo e quantificabile che l’halving avrà sull’offerta di Bitcoin. Una domanda sorge quindi spontanea: se l’offerta è minore, il prezzo dovrà salire per forza? Per rispondere bisogna in realtà fare attenzione e chiarire bene cosa implica questa riduzione di offerta.
Bitcoin è un asset di per sé inflazionario proprio perché ne vengono prodotti di nuovi ogni 10 minuti. L’halving non può quindi rendere Bitcoin deflattivo, come succede per altre crypto che vengono ‘rimosse’ dal mercato con meccanismi di “burning”, ma semplicemente riduce la quantità di nuovi Bitcoin immessi sul mercato ogni giorno, ovvero riduce la crescita dell’offerta nel tempo.
Guardando all’andamento degli ultimi anni, possiamo notare come la domanda di Bitcoin è stata sempre crescente nel lungo termine ed è di fatto cresciuta molto di più di quanto sia cresciuta l’offerta, a conferma di come la tendenza rialzista di lungo termine di Bitcoin sia stata sostenuto probabilmente anche dall’effetto dei precedenti halving.
Per quanto riguarda il breve termine, invece, è difficile trovare una correlazione con l’halving, visto che solitamente i movimenti speculativi hanno la meglio. Nessuno può sapere se il prezzo salirà o scenderà una settimana prima o un mese dopo l’halving, perché è un evento noto a tutti, e come ogni dealer sa benissimo, questi eventi o notizie sono sempre già prezzati in anticipo dal mercato. L’halving di per sé non impatterà in alcun modo sulle dinamiche di breve termine, pertanto se vedremo dei movimenti, questi saranno solamente di natura speculativa.
Conclusione
Il mio consiglio è di essere consapevoli del probabile impatto a lungo termine dell’halving di Bitcoin, che come abbiamo visto esiste ed è quantificabile, preparandosi magari advert un periodo di maggior volatilità, che proprio la speculazione di breve termine potrebbe portare fra chi pensa che la storia si ripeterà e chi invece si aspetta che stavolta sarà tutto diverso.
Osservando la storia di Bitcoin e dei suoi halving, la statistica con cui ciò che è successo in passato si è ripetuto quasi allo stesso modo ogni quattro anni è davvero sorprendente. Lo farà quindi anche quest’anno? Anche se le probabilità che le cose andranno allo stesso modo potrebbero essere alte, non si può comunque darlo per scontato. Questo perché di fatto potrebbero esserci in atto condizioni e reazioni numerous da parte del mercato. Nel 2020, advert esempio, c’è stata la pandemia Covid-19, con i tassi d’interesse praticamente a 0 ed il quantitative easing delle banche centrali, mentre oggi i tassi sono molto più alti. Inoltre sono stati recentemente approvati degli ETF su Bitcoin che hanno segnato una svolta importantissima nella possibilità di accedere all’investimento in crypto. Ci sono quindi delle condizioni differenti e sarà interessante vedere come si comporterà Bitcoin.
In conclusione, gli investitori dovrebbero continuare con la loro strategia di investimento, così come noi dealer sistematici continueremo a operare come abbiamo sempre fatto, diversificando i nostri portafogli di strategie con l’unica certezza che quello che accadrà in prossimità dell’halving è impossibile da prevedere e che solo seguendo l’andamento dei mercati con la massima attenzione potremo scoprirlo.
Alla prossima e buon buying and selling!
Andrea Unger