In questo periodo Bitcoin sta sicuramente dominando i mercati crypto, ma oggi analizzeremo l’andamento di SOL (Solana), SHIB (Shiba Inu) e Orca.
Analisi dei prezzi delle crypto Solana (SOL), Shiba Inu (SHIB) e Orca (ORCA)
SOL è la criptovaluta nativa dell’ecosistema Solana.
Non solo è una delle prime cinque criptovalute al mondo per capitalizzazione di mercato, ma è vicina a superare BNB per diventare la quarta, dietro solamente a Bitcoin, Ethereum e USDT.
Nelle ultime 24 ore il suo prezzo ha fatto un eccellente recupero, con un +11% che è in assoluto la miglior efficiency di oggi tra le prime 40 criptovalute.
Nonostante ciò però è ancora a -16% rispetto a sette giorni fa, ovvero in linea con BNB e meglio di Ethereum (peggio però di Bitcoin).
Durante l’ultimo recente crollo il prezzo è sceso sotto i 120$, ovvero un livello che reggeva da gennaio, ma ci ha messo davvero poco a rimbalzare e tornare sopra quella quota.
Il fatto è che ci sono alcuni dubbi sulla tenuta del prezzo di Solana sul medio/breve periodo, dato che potrebbe essere gonfiato da tempo a causa dell’attività dei bot.
Da notare che a tremendous 2022 il backside del bear-market del prezzo di Solana è stato inferiore ai 10$, e che ancora a giugno dell’anno scorso il prezzo period solamente a 15$.
L’ultima bullrun di SOL è iniziata advert ottobre, con una prima fase terminata a dicembre proprio poco sopra i 120$, ed una seconda iniziata a tremendous gennaio e terminata a marzo sopra i 200$.
Da allora è iniziato di fatto un lungo periodo di lateralizzazione, che sembra di fatto ancora in atto, con ampie oscillazioni di prezzo comprese tra 120$ e circa 180$, e con brevi puntate poco sopra o poco sotto queste cifre.
Quindi questa ultima bullrun è durata circa cinque mesi, ed è stata seguita per ora da altri cinque mesi di lateralizzazione.
Il recente crollo non ha fatto altro che riportare il prezzo di Solna sotto i 120$, ma in seguito è tornato sopra i 150$. La situazione sembra essersi normalizzata.
L’andamento del prezzo di Shiba Inu
SHIB è un token su Ethereum.
Si tratta della seconda maggiore memecoin al mondo per capitalizzazione di mercato, dietro solamente a Dogecoin, e nelle ultime 24 ore ha recuperato meno del 3% dopo il recente crollo. Infatti è ancora a -15% rispetto a sette giorni fa, e solamente a +33% da inizio anno.
Essendo una memecoin è un asset altamente speculativo, infatti l’andamento del suo prezzo nel 2024 è molto diverso da quello di Solana, Ethereum o Bitcoin.
A febbraio di quest’anno period ancora vicino al backside dell’ultimo bear-market, toccato a giugno dell’anno scorso sotto i 6,8 milionesimi di dollaro, ma a marzo ha fatto registrare un vero e proprio growth.
In meno di due settimane infatti è passato da 9,5 a 35 milionesimi di dollaro, con un incredibile +270%, ma solo per poi scendere a 21 milionesimi nei seguenti trenta giorni.
Il calo poi è proseguito, con un ritorno a 14 milionesimi a giugno.
Questo però sembra essere un livello importante, pechè dopo essere risalito a quasi 20 milionesimi a luglio, il prezzo è crollato a 11 milionesimi lunedì, ma solo per poi rimazar e riportarsi proprio a 14.
Il pattern però rimane discendente, per ora, così come lo è stato negli ultimi quattro mesi e mezzo.
SHIB è un asset altamente speculativo, il cui prezzo spesso sale molto, e molto velocemente, ma solo per poi tornare da dove period partito, o quasi. I tempi del growth del 2021 ormai sono lontani.
L’andamento del prezzo di Orca
Orca è un token su Solana.
Ha una capitalizzazione di mercato bassa, inferiore ai 130 milioni di dollari, che lo posiziona oltre il 270° posto.
Ha esordito sui mercati crypto nel 2021, in piena bull run, quando nel giro di soli tre mesi passò da 3$ advert oltre 22$.
Quella vera e propria bolla poi scoppiò, e nel corso del bear-market del 2022 il suo prezzo precipitò addirittura sotto gli 0,4$.
Da quell’ecatombe però è riuscito in parte a risollevarsi.
Infatti sebbene advert ottobre dell’anno scorso fosse ancora sotto gli 0,8$, ha fatto registrare un’altra folle ascesa conclusa a dicembre poco sotto i 9$, con un +1.000% in soli tre mesi.
Anche in quel caso però si è trattato di una bolla speculativa, scoppiata già a tremendous dicembre.
Nel corso del 2024 il suo prezzo praticamente non ha fatto altro che scendere fino a metà luglio quando ha toccato gli 1,4$, ma a quel punto la discesa sembra essersi fermata.
Da notare che, sebbene il prezzo attuale di circa 2,4$ sia nettamente inferiore a quello di inizio anno, è però addirittura del 200% superiore a quello di ottobre, prima che iniziasse l’ultima bullrun.
Il fatto che non sia tornato ai livelli di ottobre, nonostante lo scoppio della bolla speculativa del 2023, fa pensare che sul medio/lungo termine il pattern in realtà potrebbe essere ascendente, al netto delle bolle.
Certo, il suo prezzo attuale è ancora inferiore a quello iniziale, ma in realtà non conviene prendere come riferimento il prezzo che aveva durante la bolla del 2021.
Inoltre nel 2021 il prezzo minimo fu di circa 2,6$, ovvero in linea con quello attuale, e questo suggerisce che forse Orca non ha ancora esaurito tutte le sue cartucce.
