Mt. Gox ha già iniziato a rimborsare i propri creditori, quindi è già possibile fare una prima analisi dell’impatto sul prezzo di Bitcoin.
Come period lecito attendersi c’è stato un calo, che tuttavia sembra essere inferiore alle attese.
I rimborsi di Mt. Gox e l’analisi del prezzo di Bitcoin
Stando ai dati di Arkham Intelligence, dai pockets noti di Mt. Gox nei giorni scorsi sono già stati trasferiti agli alternate più di 40.000 BTC.
Altri 37.000 risulterebbero trasferiti oggi, quindi più della metà dei 142.000 BTC che doveva distribuire dovrebbero essere già stati trasferiti agli alternate.
Tuttavia non è detto che gli alternate li abbiano già accreditati sui conti dei creditori.
Infatti per questa distribuzione diretta di BTC ai creditori l’alternate fallito nel 2014 ha scelto una modalità di rimborso indiretto.
Dato che aveva la necessità di far passare a tutti i creditori rimborsabili una procedura di KYC, hanno optato per una distribuzione attraverso alternate centralizzati.
In questo modo i creditori sono stati di fatto obbligati a passare le process KYC dei pochi alternate selezionati per la distribuzione indiretta, ed il curatore fallimentare di Mt. Gox ha dato il by way of al trasferimento dei BTC dai loro pockets a quelli degli alternate scelti dai creditori.
Ogni creditore poteva scegliere tra un numero molto ristretto di alternate tramite i quali avrebbe potuto ricevere il rimborso in BTC, e doveva comunicare al curatore fallimentare gli estremi del proprio account sull’alternate per richiedere il rimborso.
Una volta inviati i BTC da Mt. Gox all’alternate, questo in un secondo momento provvede advert accreditarli sui conti dei creditori a seconda di cosa è stato stabilito dal piano di rimborso approvato dal giudice.
I Bitcoin restituiti
Advert oggi si sa soltanto quanti BTC sono stati inviati da Mt. Gox agli alternate, ed a quali alternate sono stati inviati (soprattutto Kraken).
Non si sa ancora nè quanti BTC sono stati già accreditati dagli alternate ai reali creditori, nè quanti di questi siano già stati eventualmente venduti.
Prendendo come punto di riferimento proprio Kraken, stando ai dati di Arkham Intelligence il numero dei BTC complessivi detenuti sui loro indirizzi noti è salito dai 168.000 del 6 luglio ai 171.000 del 16 luglio. In seguito è sceso a 167.500$.
Questo fa supporre che molti BTC inviati da Mt. Gox a Kraken per la distribuzione ai creditori siano in realtà stati prelevati dai creditori stessi una volta ricevuti, e forse non venduti.
Va tenuto presente che quei BTC i creditori di Mt. Gox li persero di fatto più di 10 anni fa, quando il prezzo di un Bitcoin period inferiore a 1.000$.
Chi riceve dopo tanti anni dei fondi che ormai period abituato a considerare persi, ma che nel frattempo si sono rivalutati di più del 6.000%, può essere facilmente indotto a tenerseli ed a non venderli, perlomeno in un primo momento. Quindi non stupirebbe affatto se i BTC ricevuti in questo modo in gran parte vengano prelevati per essere custoditi su un pockets non-custodial, e non venduti immediatamente.
L’impatto sul prezzo di Bitcoin dei rimborsi di Mt. Gox
Prendendo in esame l’andamento del prezzo di BTC da inizio mese advert oggi, si scopre che dopo essere sceso da 63.000$ a 54.000$, a partire da sabato 13 ha iniziato a risalire.
In particolare lunedì si period riportato abbondantemente sopra i 68.000$, anche se solo per un breve periodo, proprio nel medesimo periodo in cui Mt. Gox aveva iniziato a trasferire i suoi BTC sugli alternate.
Ieri però si è verificato un calo.
Il prezzo prima è sceso sotto i 67.000$, e poi anche sotto i 66.000$.
Il valore attuale è in linea con quello del 19 luglio, ovvero di soli 5 giorni fa, pertanto si può affermare che l’impatto della distribuzione dei BTC di Mt. Gox sul prezzo di Bitcoin per ora è sostanzialmente irrilevante.
Non va dimenticato che ieri è stato il giorno del lancio dei nuovi ETF su Ethereum spot sulle borse USA, e proprio ieri si è verificato un calo del prezzo di ETH dell’1,5% che lo ha portato da 3.500$ a 3.400$.
È molto probabile sia che questo calo sia stato innescato dalla paura che il Grayscale Ethereum Belief inizi a liquidare i suoi ETH, sia che sia stato story calo a far scendere il prezzo di Bitcoin.
Pertanto in questo momento pare che l’andamento del prezzo di BTC sia ancora influenzato soprattutto da altri fattori, e non dalla distribuzione dei BTC di Mt. Gox.
Infatti il concern&greed index del mercato crypto ieri è sceso solamente da 71 a 69, rimanendo quindi in zona di sentiment positivo.
Le previsioni per il futuro
Alla luce di tutto ciò si rafforzano le previsioni del possibile inizio di una nuova bullrun in autunno.
In particolare torna a circolare l’ipotesi che il prezzo di Bitcoin potrebbe essere diretto verso il superamento dei fatidici 100.000$, anche se sempre più analisti sostengono che ciò potrebbe accadere solamente l’anno prossimo.
Non va dimenticato che storicamente le tre grandi bullrun del prezzo di BTC si sono verificati sempre l’anno seguente quello dell’halving e delle elezioni presidenziali negli USA, ed il 2024 è stato proprio l’anno dell’halving, mentre a novembre sarà l’anno delle presidenziali USA.
Quindi se si dovesse ripetere l’andamento storico, la grande bull run è attesa per il 2025, quando il dollaro USA dovrebbe iniziare advert indebolirsi dopo essersi rafforzato durante l’anno delle elezioni.