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Stacks (STX), un Bitcoin layer per sensible contract, ha rispecchiato il movimento del prezzo di BTC, rendendolo rialzista. In seguito alla decisione della SEC riguardo all’ETF su Bitcoin, l’impatto dell’ETF sui prezzi delle criptovalute è stato significativo, con token come Stacks che hanno subito un’impennata. In questo articolo parleremo delle sue prospettive di prezzo per gennaio e per il resto dell’anno.
Nel frattempo, Injective (INJ) e InQubeta (QUBE) sono emerse come le migliori scelte degli analisti per la loro crescita sbalorditiva. Quindi, per posizionarti per un guadagno significativo, queste sono le migliori criptovalute da acquistare ora.
InQubeta (QUBE): sostenuta dagli analisti
Tra le numerose nuove ICO presenti sul mercato, solo poche sono state sostenute dagli analisti. InQubeta (QUBE) è un nuovo racconto che si colloca all’intersezione tra AI e criptovalute. Il suo concetto unico, il potenziale di crescita esplosivo e altre caratteristiche del token come la governance e lo staking hanno portato a una partecipazione massiccia alla prevendita, con 8,3 milioni di dollari raccolti finora.
Il suo concetto unico, che è un incrocio tra AI e criptovalute, lo fa risaltare. Il suo obiettivo è quello di rimodellare il settore dell’AI in rapida ascesa con la blockchain, rendendolo un nuovo progetto DeFi da tenere d’occhio. La sua imminente piattaforma di crowdfunding consentirà alle startup di AI di raccogliere fondi attraverso le criptovalute. Inoltre, il nuovo mercato NFT servirà da terreno di caccia per le imprese emergenti nel campo dell’AI.
Al nice di raggiungere questo obiettivo, utilizzerà la tokenizzazione degli investimenti in AI del mondo reale, la frazionalizzazione NFT e un modello di investimento frazionario. Grazie all’adozione imminente, si posiziona come la migliore nuova criptovaluta in cui investire. La prevendita è alla settima fase e un token costa solo 0,0224 $. Gli analisti sono ottimisti e prevedono un aumento del 5.000% nei primi sei mesi dal lancio, fatto che la rende un’ottima criptovaluta da acquistare.
Stacks (STX): previsione del prezzo
Stacks (STX) si distingue per la sua offerta unica, ovvero un Bitcoin layer per sensible contract. Consente a wise contract e applicazioni decentralizzate (dApp) di utilizzare Bitcoin come asset e di regolare le transazioni sulla blockchain di Bitcoin.
Il suo forte legame con Bitcoin ha visto Stacks emergere come uno degli altcoin da tenere d’occhio. Grazie all’ottimismo degli investitori dopo l’ETF su BTC, Stacks ha subito un’impennata di prezzo. Riteniamo che raggiungerà i 3 $ a gennaio e supererà i 7 $ entro la nice dell’anno. Considerando il suo sbalorditivo potenziale di crescita, è ben posizionata come una delle migliori criptovalute in cui investire.
Injective (INJ): in attesa di una crescita significativa
Injective (INJ) è uno dei più apprezzati del momento. Questo non sorprende affatto, visti i suoi solidi fondamenti come blockchain per la finanza. Si tratta di una blockchain layer-1, che alimenta applicazioni DeFi, protocolli di prestito e mercati di previsione, tra gli altri.
La domanda per la sua soluzione è in aumento, rendendo Injective una delle migliori criptovalute in cui investire. Non solo: l’aumento del suo slancio potrebbe portare a un’altra corsa al rialzo, spostando così i riflettori sul token layer-1. Nonostante ciò, non si sa se sarà significativa come quella dell’anno precedente o se lo sarà di più. In ogni caso, visto che il 2024 si preannuncia come un mercato rialzista, Injective è un’operazione promettente da non perdere.
Conclusione
Se sei un attuale possessore di Stacks, il raggiungimento di 3 $ a gennaio o di 7 $ entro la nice dell’anno non è un obiettivo troppo ambizioso. Questo lo rende uno degli altcoin da tenere d’occhio. Allo stesso tempo, anche Injective e InQubeta sono in fase rialzista, fatto che le rende delle operazioni promettenti da non perdere. Se vuoi diventare un early adopter di InQubeta e posizionarti per ottenere guadagni significativi, clicca sul hyperlink qui sotto.
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*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.
