In questo periodo l’andamento delle azioni Tesla sul Nasdaq è davvero interessante.
Dopo un periodo di apparente difficoltà, stanno facendo registrare numeri decisamente buoni.
La efficiency delle azioni Tesla al Nasdaq
Le azioni di Tesla sono quotate al Nasdaq con il ticker TSLA.
Sono sbarcate in borsa nel 2010, ovvero sette anni dopo la nascita della società e sei anni dopo l’arrivo di Elon Musk.
Per circa tre anni il loro prezzo non si mosse molto, ma a partire dal 2013 iniziò una vera e propria scalata.
L’anno del increase però fu solo il 2020, quando grazie advert una potente e diffusa bullrun sui mercati finanziari il suo prezzo passò da 15$ a 300$, con un clamoroso +1.600% in poco più di un anno.
Il 2021 andò anche meglio, perché fecero registrare il massimo storico advert oltre 410$.
Poi però il bear-market del 2022 fu un vero problema.
Il prezzo tornò sotto i 200$, con un dimezzamento dai massimi, ma rimanendo di molto sopra i livelli pre-pandemia.
Gli ultimi anni delle azioni Tesla al Nasdaq
Da allora il prezzo delle azioni Tesla al Nasdaq non è mai più riuscito a riportarsi sopra i 400$.
Il picco minimo post-bolla fu toccato advert inizio 2023 a poco più di 100$, ma a quel punto fece registrare un rimbalzo che nel giro di sette mesi lo riportò a 300$.
Dopo la bolla del 2021 ed il bear-market del 2022, per le azioni Tesla in borsa è iniziata una lunga fase di lateralizzazione advert elevata volatilità che di fatto sta andando avanti ancora ora.
Il 2024 è iniziato a 250$, ma con una discesa terminata advert aprile sotto i 140$.
L’anno in corso pertanto sembrava essere un altro anno difficile per la società di Elon Musk, ma nella seconda metà dell’anno ha avuto ben due sussulti.
Il primo a luglio, quando riuscì a riportarsi sopra i 250$, ma solo per poi scendere nuovamente advert agosto sotto i 200$, ed il secondo di recente.
In particolare, dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, appoggiato da Elon Musk, il suo prezzo è schizzato in pochi giorni da 240$ a 358$, per poi riposizionarsi attorno ai 340$.
Sebbene il livello di prezzo attuale sia ancora abbastanza distante dai massimi storici del 2021, è però vicino ai massimi annuali fatti registrare l’11 novembre.
I motivi della crescita
Qualora l’impulso rialzista di novembre dovesse continuare, il prezzo delle azioni Tesla potrebbe anche provare a riavvicinare i massimi storici del 2021.
Sebbene ciò non sia assolutamente detto che si verificherà, la chiave è il rapporto di Elon Musk con la nuova amministrazione Trump.
Donald Trump entrerà in carica come Presidenta degli USA il 20 gennaio 2025, ma ha già incaricato Musk di co-dirigere una commissione non governativa per il taglio della spesa pubblica.
Da notare che story commissione è stata chiamata DOGE (Division of Authorities Effectivity), con un chiaro riferimento a Dogecoin.
Dietro il recente balzo delle azioni Tesla al Nasdaq da 210$ a 340$ in due settimane ci sono proprio le aspettative per il ruolo che Elon Musk avrà nel governo Trump.
Se tali aspettative saranno rispettate anche nel 2025, è possibile che il governo Trump aiuti la società advert esempio imponendo pesanti dazi alle importazioni delle auto della concorrenza dall’estero, in particolare dalla Cina. Questo da un lato dovrebbe ridurre le esportazioni verso il gigante asiatico, ma dall’altro potrebbe favorire le industrie statunitensi.
Non vi sono però certezze, anche perché non sono in pochi coloro che ipotizzano che il rapporto tra Trump e Musk potrebbe anche finire per incrinarsi advert un certo punto.
Il prezzo di Dogecoin (DOGE)
Per il prezzo di DOGE sui mercati crypto l’impennata è stata ancora maggiore.
Advert ottobre infatti veleggiava sotto gli 0,14$, mentre ora è poco sotto gli 0,40$.
Va però ricordato che i massimi storici del 2021 (0,73$) sono ancora relativamente lontani, sebbene un’eventuale prosecuzione della sua corsa potrebbe consentirgli di ritornare su quei livelli.
Se Tesla in borsa ormai lateralizza da circa due anni, anche se con una notevole volatilità, DOGE invece ha lateralizzato solo fino advert ottobre, perchè il increase di novembre potrebbe aver interrotto del tutto questo lungo periodo di lateralizzazione iniziato addirittura nel 2022.
Non va però dimenticato che, mentre Tesla è un’azienda seria e solida, Dogecoin invece è ancora solo una memecoin che attualmente non ha alcun ruolo se non quello di far speculare i dealer sui mercati crypto.
Tuttavia se Musk decidesse di prendere in mano il progetto Dogecoin e trasformarlo in qualcosa di serio, allora la sua natura potrebbe cambiare, così come le aspettative sul suo conto.