Sunday, November 24, 2024

Trump e la scelta per il Segretario al Tesoro USA: un futuro crypto?

Mentre Donald Trump definisce il suo crew economico nella scelta del Segretario al Tesoro, le posizioni pro-crypto di Scott Bessent e le opinioni più scettiche di John Paulson sollevano dibattiti sul futuro delle criptovalute sotto l’amministrazione del presidente eletto.

Vediamo in questo articolo tutti i dettagli. 

La scelta del Segretario al Tesoro USA: Trump manterrà le promesse sulle crypto?

La scelta del Segretario al Tesoro da parte del presidente eletto Donald Trump è uno degli argomenti più discussi nel mondo economico e tecnologico, specialmente per le sue potenziali implicazioni sul settore delle criptovalute. 

Due nomi di spicco, Scott Bessent e John Paulson, emergono come principali candidati per questo ruolo cruciale. 

Mentre Bessent sembra avere una posizione aperta e favorevole verso le criptovalute, Paulson ha espresso opinioni ben più scettiche, creando aspettative contrastanti.

Scott Bessent, fondatore di Key Sq. Group e noto investitore, è considerato uno dei principali candidati al ruolo di Segretario al Tesoro. 

Già capo degli investimenti presso Soros Fund Administration, Bessent ha mostrato un atteggiamento decisamente pro-crypto. 

Secondo la giornalista di Fox Enterprise Eleanor Terrett, Bessent ha recentemente dichiarato che l’economia delle criptovalute è qui per restare, allineandosi con l’ambiziosa visione di Trump di rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute.

Le parole di Bessent sono infatti significative: 

“Le criptovalute rappresentano un simbolo di libertà economica, e la loro crescita riflette l’interesse per un sistema che funziona per tutti, specialmente per le nuove generazioni.” 

Bessent ha sottolineato il ruolo di Bitcoin nell’attrarre i giovani e i neofiti del mercato, evidenziando come queste tecnologie possano favorire una cultura di investimento che avvantaggia l’intero sistema capitalista.

Questa visione è in linea con il messaggio di Trump, che durante la sua campagna ha promosso l’concept che le criptovalute siano una parte essenziale del futuro economico americano. 

Trump ha infatti promesso di implementare politiche che facilitino l’adozione e la regolamentazione delle criptovalute in modo da attrarre investimenti e stimolare l’innovazione.

Il ritorno di Trump: un presidente pro-crypto?

Dall’altro lato, John Paulson, noto per il suo ruolo di consigliere economico durante la campagna presidenziale di Trump nel 2016, offre una prospettiva più tradizionale e scettica sul mondo crypto. 

Paulson ha a lungo criticato Bitcoin e altre criptovalute, sostenendo che manchino di valore intrinseco. Nel 2021, ha etichettato le criptovalute come estremamente volatili e ha messo in guardia contro gli investimenti speculativi in questo campo.

Nonostante le sue opinioni contrastanti con quelle di Bessent, Paulson gode della fiducia di Trump, che in passato lo ha menzionato come un potenziale candidato per il Tesoro. 

L’indecisione tra questi due candidati riflette un dibattito più ampio nella società americana: abbracciare o mantenere cautela nei confronti delle criptovalute?

Durante il suo primo mandato, Trump si è mostrato critico verso le criptovalute, descrivendo Bitcoin come una “truffa” e dichiarando che il dollaro americano deve rimanere l’unica valuta dominante. 

Tuttavia, il tono è cambiato radicalmente nel corso della campagna presidenziale del 2024, con Trump che ora si presenta come un sostenitore delle criptovalute, proclamando che “le criptovalute sono il futuro”.

Questa apparente conversione potrebbe essere strategica, mirata a catturare l’attenzione di una base elettorale giovane e tecnologicamente consapevole. 

Con la crescente popolarità delle criptovalute e l’interesse delle istituzioni finanziarie, una posizione pro-crypto potrebbe potenzialmente favorire lo sviluppo economico e l’innovazione tecnologica negli Stati Uniti.

Un futuro incerto ma promettente

Oltre alla selezione del Segretario al Tesoro, Trump deve nominare nuovi funzionari per altre agenzie chiave, come la Securities and Alternate Fee (SEC). 

I nomi in lizza per queste posizioni, tra cui Daniel Gallagher, Hester Peirce e Mark Uyeda, suggeriscono un’amministrazione orientata verso una regolamentazione più favorevole al settore crypto.

L’impatto della politica di Trump sulle criptovalute dipenderà dalle nomine chiave e dall’approccio che la sua amministrazione adotterà verso questo settore. 

Se Bessent dovesse essere scelto, gli Stati Uniti potrebbero assistere a un’impennata nelle iniziative a favore delle criptovalute, attirando capitali e imprenditori. 

Al contrario, una nomina come Paulson potrebbe portare a un approccio più conservativo, mantenendo alta la vigilanza sul mercato crypto.

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