Thursday, December 19, 2024

dopo i dati sui payroll potrebbe aumentare la volatilità

Oggi, verranno pubblicati i nuovi dati aggiornati sui non farm payroll statunitensi, e questo potrebbe far aumentare la volatilità sul prezzo di Bitcoin.

Negli ultimi giorni la volatilità si è un po’ ridotta, dopo i cali di lunedì e martedì che lo hanno riportato sotto i 62.000$.

I dati sui non farm payroll in arrivo e il potenziale impatto sul prezzo di Bitcoin (BTC)

Il dato sui non farm payroll e sul tasso di disoccupazione negli USA è atteso per oggi alle 14:30 CET (Central European Time). 

Si tratta di un dato importante che riguarda il mercato del lavoro, e quindi indirettamente la politica monetaria della Fed. 

Infatti la banca centrale statunitense non ha come unico obiettivo quello di mantenere l’inflazione dei prezzi dei beni al consumo attorno al 2%, ma anche quello di favorire la piena occupazione. 

Quindi quando il tasso di disoccupazione è alto, o il mercato del lavoro è asfittico, interviene per favorirne una ripresa. 

Attualmente il tasso di disoccupazione negli USA è del 4,2%, ma un anno fa period più basso (3,8%). 

Il picco minimo post-pandemia è stato toccato ad aprile dell’anno scorso quando period sceso a 3,4%. Prima della pandemia, a febbraio 2020, period di 3,5%. 

È possibile quindi che la Fed stia valutando di intervenire per favorire un ritorno al 3,5%, e qualora il tasso di disoccupazione a settembre si rivelasse superiore al 4,2% di agosto sarebbe maggiormente spronata a farlo. Da notare che i mercati prevedono che a settembre sia rimasto al 4,2%. 

Qualora il dato reale comunicato oggi fosse maggiore o minore di 4,2% la volatilità sui mercati potrebbe aumentare. 

La politica monetaria della Fed

Dopo il primo taglio dei tassi di interesse da 50 punti base, a settembre, ad ottobre non sono previste riunioni del FOMC per decidere eventuali altri tagli. 

Il prossimo taglio arriverà il 7 novembre, ed i mercati si stanno convincendo sempre di più che stavolta potrebbe essere solamente di 25 punti base. 

Il fatto è che più vengono tagliati i tassi di itneresse più aumenta la liquidità in circolazione, ed i mercati finanziari dipendono enormemente dalla liquidità. 

Questo significa che nel caso in cui i dati che usciranno oggi dovessero far propendere per un maggiore interventismo della Fed, i mercati potrebbero velocemente cambiare concept ed iniziare a prezzare un altro taglio di 50 punti anche a novembre. Ciò potrebbe paradossalmente diffondere un po’ di ottimismo sui mercati, anche se significherebbe un aumento della disoccupazione. 

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ultimamente ha di fatto dichiarato che potrebbe non essere necessario un altro taglio da 25 punti base, ed è per questo che i mercati in questo momento sono un po’ più guardinghi. 

La volatilità di Bitcoin prevista al rilascio dei dati sui non farm payroll

Per quanto riguarda Bitcoin il punto è che le opzioni in scadenza vengono scambiate ad una volatilità implicita (IV) più elevata, rispetto a quelle che scadono a wonderful mese.

Il cosiddetto IV kink annualizzato in questo momento è del 51,44%, ovvero piuttosto alto. 

Quindi attualmente la volatilità implicita è nettamente superiore a quella reale, e ciò fa presagire che potrebbe esserci un aumento della volatilità a breve. 

Se tuttavia i dati che verranno pubblicati oggi riguardo i non farm payroll a settembre negli USA dovessero essere perfettamente in linea con le previsioni, e con quelli del mese precedente, la reazione dei mercati potrebbe anche essere minima. 

Va inoltre aggiunto che è previsto un aumento della volatilità anche la prossima settimana, quindi potrebbe essere soltanto una questione di tempo, anche qualora story aumento non dovesse arrivare giò oggi. 

Tendenzialmente infatti i mercati sono abbastanza bravi a prevedere i dati economici statunitensi, quindi è probabile che abbiano visto giusto ed i dati di oggi siano in linea con quelli di agosto. 

La situazione internazionale

Forse i mercati in questo momento stanno solamente cercando una scusa per incrementare la volatilità. 

Story scusa potrebbe arrivare oggi, qualora i dati sui non farm payroll fossero differenti rispetto alle attese, ma potrebbe anche arrivare nei prossimi giorni, ad esempio a causa della situazione geopolitica internazionale. 

Ad esempio, martedì 1 ottobre con l’attacco missilistico dell’Iran nei confronti di Israele il prezzo del petrolio greggio WTI è di colpo balzato da 67$ al barile a 71$, per poi salire ulteriormente nei giorni successivi fino agli attuali 74$. 

Si tratta di un prezzo che non si vedeva dal 2 settembre, e del 13% superiore ai minimi del mese scorso toccati il 10 di settembre a quota 65$. 

Questa risalita degli ultimi giorni misura abbastanza bene l’aumento delle preoccupazioni dei mercati per l’evolversi della situazione in Medio Oriente, ed il fatto che il prezzo attuale del petrolio WTI sia ancora di molto inferiore ai massimi annuali di 87$ toccati ad aprile fa comprendere che ci possono essere ancora ampi margini di crescita. 

In molti si aspettano una reazione di Israele, che a sua volta potrebbe causare un’ulteriore reazione dell’Iran. In una story situazione è più che ovvio attendersi prima o poi un incremento della volatilità. 

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