Friday, September 20, 2024

sequestrati milioni in stablecoin USDT

Ancora una volta Tether, noto fornitore crittografico di stablecoin, è stato impegnato in un’attività di contrasto agli rip-off in cooperazione con le autorità statunitensi.

Di recente la società di Paolo Ardoino ha preso parte advert un’indagine del Dipartimento di Giustizia (DOJ) aiutando i federali a sequestrare ben 5 milioni di dollari in USDT.

Il denaro proveniva da uno schema illegale legato alle truffe di investimento in criptovalute, il quale stava colpendo vari cittadini americani.

Vediamo tutti i dettagli della vicenda di seguito.

Tether assiste le autorità USA e blocca un crypto rip-off da 5 milioni di dollari

Pochi giorni fa il procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale della Carolina del Nord, ha annunciato il sequestro di 5 milioni di dollari in stablecoin ai danni di uno crypto rip-off, grazie alla collaborazione della società Tether.

I fondi sequestrati, distribuiti sotto forma di USDT, sarebbero provenienti da uno schema fraudolento di investimento crittografico, noto come pig butchering.”

In questo rip-off, gli utenti statunitensi venivano invitati advert investire in crypto sotto la promessa di grandi guadagni assicurati, per poi essere derubati dai truffatori.

In particolare secondo quanto dichiarato dagli avvocati che stanno leggendo le carte, l’obiettivo dei malviventi period quello di instaurare una relazione romantica con le vittime.

Quest’ultime, man mano venivano introdotte in piattaforme di buying and selling di criptovalute fittizie, con nomi che riprendono quelli di scambi esistenti e legittimi.

Quando però depositavano fondi sul dealer rip-off, i fondi venivano indirizzati advert un conto estero, lasciando gli sprovveduti con il cerino in mano.

A tal proposito l’avvocato i Avvocato Michael Easley, che sta seguendo da vicino la faccenda,  in una recente intervista ha riportato testualmente che:

“Gli americani stanno perdendo i risparmi della loro vita a causa di frodi sugli investimenti mentre i fondi vengono rapidamente trasferiti su conti di criptovaluta all’estero. Siamo determinati a sequestrare i loro proventi illegali e restituire denaro alle vittime.”

In questa fattispecie, gli agenti del Federal Bureau of Investigation (FBI) sono riusciti a tracciare i fondi in stablecoin dello rip-off grazie all’aiuto di Tether.

La società crittografica, impegnata nell’emissione e nella gestione di “monete stabili”, ha accompagnato l’ente federale assistendo nel trasferimento dei fondi digitali.

In risposta al successo dell’operazione, l’agente speciale dell’FBI Charlotte in carica Robert M. DeWitt. ha dichiarato che:

“Questo sequestro di criptovaluta serve come esempio dell’FBI che si adatta al mutevole panorama criminale e lotta per le vittime di schemi di frode abilitati al cyber. ”

la stablecoin USDT è a sostegno del DOJ e dell’FBI

Come accennato, la disponibilità di Tether è stata fondamentale affinchè sia il DOJ che l’FBI riuscissero advert identificare i truffatori e recuperare il denaro in stablecoin dallo rip-off.

La società tecnologica di Paolo Ardoino, con sede alle Isole Vergini Britanniche, è da sempre a disposizione delle autorità di vigilanza e di regolamentazione internazionali.

Dalla sua nascita nel 2014 fino advert oggi, ha assistito oltre 145 agenzie di contrasto in 40 giurisdizioni, ridistribuendo 108,8 milioni di dollari in USDT ai proprietari legittimi.

L’ampio background crittografico dei collaboratori di Tether, unito alle regole del protocollo che permettono di “freezare” stablecoin depositate su indirizzi EVM, ha permesso di bloccare oltre 1.900 portafogli collegati advert attività illecite.

Secondo i dati di Dune.Analytics, il valore degli USDT attualmente bloccati in tali indirizzi ammonta a più di 1,2 miliardi di dollari.

L’ultimo ban è di 3 giorni fa è riguarda un portafoglio con poco più di 14.000 USDT

Fonte: https://dune.com/phabc/usdt—banned-addresses

L’approccio proativo di Tether nel bloccare rip-off ed attività fraudolente orchestrate tramite la propria stablecoin riflette il suo dedication per la trasparenza finanziaria crittografica.

Il fornitore di asset digitali ha infatti come obiettivo quello di limitare il più possibile gli usi illeciti correlati advert USDT, previa l’accanimento delle autorità statunitensi.

È chiaro che se Tether in tal senso non riesce a fornire supporto all’FBI o al DOJ nella lotta al riciclaggio di denaro, spaccio e truffe finanziarie, potrebbe essere attaccata dalle stesse.

Proprio per questo motivo, anche questa volta Paolo Ardoino ha ribadito l’impegno dell’azienda a collaborare con le forze dell’ordine, affermando in conferenza stampa che:

“Condanniamo inequivocabilmente l’uso improprio di USDT o di qualsiasi criptovaluta per attività criminali. Siamo pienamente dedicati ai nostri continui sforzi di collaborazione con le forze dell’ordine per combattere le frodi. ”

Se tuttavia da un lato il comportamento di Tether è visto di buon occhio perché combatte gli rip-off dall’altro limita la libertà del mondo crypto.

Di fatto i ban di stablecoin USDT non sono altro che una forma di censura autoritaria e totalmente discrezionale sul denaro digitale.

Questo principio si oppone totalmente ai valori fondanti del Bitcoin.

L’impero crittografico di Tether 

Oltre al primato di paladino della giustizia contro gli rip-off, Tether vanta il successo della propria stablecoin USDT come moneta stabile più capitalizzata del settore.
La principale risorsa crittografica del progetto detiene il report di dominance del 70% rispetto al resto delle stablecoin competitor sull’ampia industria blockchain

In totale infatti capitalizza 124,9 miliardi di dollari su un totale di 176,8 miliardi dollari, story da elevarla a maggiore stablecoin del mondo per provide circolante.

Pensate che 4 anni fa registrava una capitalizzazione di appena 14 miliardi di dollari, mentre a gennaio 2023 period di 72,5 miliardi di dollari.

Si tratta di una crescita formidabile negli ultimi anni, con il settore stablecoin che è cresciuto complessivamente grazie ai suoi traguardi.

Attualmente USDT è distribuito principalmente sulle blockchain di Tron Ed Ethereum, con rispettivamente 61,8 e 54 miliardi di dollari presenti al loro interno.

Da un lato la riserva di USDT su Tron serve a garantire scambi off-shore e trasferimenti di valore rapidi ed economici.
Dall’altro la moneta di Tether su Ethereum garantisce una profonda liquidità in DeFi, che competendo con USDC, offre un livello di confidenza con i nuovi prodotti della finanza decentralizzata.
La stablecoin è presente in maniera minore anche su altre catene come Arbitrum, Avalanche, Optimism, Ton ed altre ancora.

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