Wednesday, September 25, 2024

la collaborazione per potenziare le show ZK su Polygon

Il protocollo di interoperabilità Polyhedra Community ha stretto una partnership con Google Cloud che permetterà di espandere l’uso delle show ZK sulle reti Polygon, Linea e Lita.

Insieme il progetto crittografico e la piattaforma di cloud computing hanno lanciato lo strumento di benchmarking “Proof Cloud”, portando advert una forte riduzione dei costi computazionali su blockchain.

Nel frattempo è da sottolineare come Polygon stia portando avanti la propria sfida alla creazione di un layer con liquidità unificata, potenziato dalla tecnologia ZK.

Vediamo tutto nei dettagli di seguito.

Polyhedra Community e la collaborazione con Google Cloud: il take a look at sugli ambienti blockchain Polygon, Linea e Lita

Polyhedra Community ha appena annunciato il lancio del servizio “Proof Cloud” insieme a Google Cloud, con un take a look at programmato sulle catene Linea, Polygon e Lita

Il famoso protocollo web3 incentrato sul trasferimento di asset cross-chain ha reso pubblica la notizia durante il Google Zk Summit di San Francisco, a cui hanno partecipato vari staff crittografici.

Proof Cloud non è altro che una piattaforma ZK-as-a-service, basata sul concetto di “zero-knowledge” che gli sviluppatori possono sfruttare nel campo blockchain.

L’obiettivo è quello di soddisfare la crescente domanda per la tecnologia di prova ZK, attraverso un’infrastruttura efficiente, veloce e conveniente.

Sfruttando questa nuova soluzione concepita da Google Cloud è possibile ridurre i costi computazionali di circa il 90%, portando advert un nuovo livello i dimostratori ZK.

In merito all’ottima notizia, lo Chief Technique Officer di Polyhedra Community Eric Vreeland ha commentato come di seguito:

“L’obiettivo di Proof Cloud è rendere le dimostrazioni a conoscenza zero più accessibili a tutti, sia in web2 che in web3, e siamo entusiasti di lavorare con staff come Google Cloud, Polygon, Linea e Lita per rendere ciò possibile.”

Il lancio di Proof Cloud sulle reti Linea, Polygon e Lita embody anche l’inaugurazione della piattaforma affiliata “Proof Enviornment”, che rappresenta una soluzione di benchmarking.

Grazie a questo facilitatore, gli utenti potranno massimizzare le prestazioni delle loro show ZK, visualizzare risultati comparativi  e testare le prestazioni dell’architettura di prover specifica.

Attraverso take a look at imparziali, gli sviluppatori possono determinare in che modo i propri algoritmi si confrontano con gli altri in Proof Cloud e, in definitiva, scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

L’ultima innovazione di Google Cloud apre le porte a nuove connessioni per gli sviluppatori del mondo crypto, che da oggi potranno supportare vari sistemi di proofing open supply.

Tra questi emergono gli strumenti Expander ZK di Polyhedra, Plonky3 di Polygon, Stwo di StarkWare e Gnark di Linea.

A tal proposito, Sandeep Nailwal, co-fondatore di Polygon Labs ha commentato così la bella notizia:

“Strumenti come Proof Cloud di Polyhedra sono fondamentali per abbassare la barriera all’ingresso per la creazione con ZK e aggiungere la tanto necessaria trasparenza allo spazio”.

L’importanza delle ZK proof nel mondo dei dati digitali di Google Cloud

La presentazione del servizio Proof Cloud, concepito dalla collaborazione tra Polyhedra e Google Cloud e sviluppato sulle reti Polygon, Linea e Lita, sottolinea l’importanza delle show ZK all’interno del mondo archiviazione dati.

Google Cloud  ne è a conoscenza ormai da diverso tempo, essendo stata una delle prime società di cloud computing advert integrare la tecnologia a conoscenza zero.

A positive 2023 ha infatti rivelato una partnership con la piattaforma di dati decentralizzata “House and Time”, rivoluzionando il modo in cui i risultati delle question vengono verificati tramite i sistemi ZK.

Questa integrazione, che sfrutta la potenza del knowledge warehouse multi-cloud BigQuery, garantisce che gli utenti possano verificare la correttezza dei risultati delle question.

Il tutto senza rivelare i dati sottostanti, mantenendo così la privateness e la sicurezza e spingendo l’adozione di questa tecnologia nel mondo dei dati digitali.

È chiaro che la partnership tra Google e il verificatore crittografico rappresenta una pietra miliare per lo sviluppo di soluzioni che consentano l’integrità dei dati su blockchain.

La tecnologia delle ZK proof è stata sposata in toto dalla sezione di cloud computing del colosso tech, proprio poiché il staff è a conoscenza dell’importanza dei dati verificabili.

Molto probabilmente da qui ai prossimi anni vedremo Google Cloud presentarsi in maniera sempre più massiva nell’integrazione di strumenti tecnologici ZK, visto il loro impatto sul mercato dei dati.

Ultime novità sul fronte Polygon Labs: liquidità unificata sulle catene L2 basate su Transfer

Oltre alle novità in casa Google Cloud e Polyhedra con il lancio della soluzione di benchmarking per catena Linea, Polygon e Lita, dobbiamo riportare un’altra grande notizia per il settore dell’interoperabilità su blockchain.

Parliamo della collaborazione tra lo sviluppatore blockchain Motion Labs e la società di sviluppo software program Polygon Labs. Lo scopo di questa unione è quello di portare liquidità unificata sulle reti L2 basate sul linguaggio di programmazione Transfer.

Nel dettaglio AggLayer funge da base operativa per collegare MoveVM, AggChains ed Ethereum, affrontando il problema critico della liquidità frammentata nel web3.

L’infrastruttura utilizzerà il livello di disponibilità dei dati di Celestia, fornendo una soluzione conveniente e advert alta produttività per l’archiviazione dei dati delle transazioni off-chain.

Allo stesso tempo si manterrà la sicurezza insita dell’ambiente Ethereum.

Unendosi all’“AggLayer” di Polygon, Motion Labs rompe il divario esistente tra la comunicazione Transfer ed EVM, aiutando l’interconnessione dei capitali.

L’annuncio, rivelato ieri su X, coincide con il lancio in testnet pubblico della rete di Motion, che ha già attirato un TVL impressionante di 160 milioni di dollari.

Una buona fetta di questa cifra, impegnata già da prima del lancio in mainnet,  è stata in sponsorizzata dal progetto Solv Protocol. Il pioniere della Decentralized Bitcoin Reserve ha contribuito con 100 milioni di dollari advert innalzare il TVL di Motion.

Come riportato da Rushi Manche, co-fondatore di Motion Labs, in merito a questa novità:

“La nostra piattaforma risponde a un’esigenza critica nell’ecosistema Web3.Gli sviluppatori non devono più scegliere tra l’ambiente Ethereum affidabile e la sicurezza di L1 alternativi. Motion offre il meglio di entrambi i mondi: la familiarità di un L2 Ethereum con la sicurezza e le prestazioni migliorate del linguaggio Transfer. Ciò consente ai progetti di essere distribuiti con sicurezza, sapendo di essere protetti dalle vulnerabilità comuni, sfruttando comunque la forza economica dell’ecosistema Ethereum”.



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