Nel weekend sono arrivate buone notizie per Bitcoin provenienti dall’ETF di Grayscale.
Infatti, in maniera del tutto inaspettata, venerdì 3 maggio sono stati registrati 63 milioni di dollari di afflussi verso il maggiore ETF su Bitcoin al mondo.
Le ultime notizie su Bitcoin: I deflussi dell’ETF di Grayscale
Da quando è stato trasformato in un ETF, l’11 gennaio 2024, il fondo di Grayscale su Bitcoin ha inanellato una lunga serie consecutiva di deflussi.
Basti dire che il 10 gennaio possedeva circa 620.000 BTC, mentre ora risulta possederne solo poco più di 290.000, ovvero meno della metà.
I deflussi sono iniziati il giorno stesso dello sbarco in borsa sotto forma di ETF, tanto che già il giorno successivo furono costretti a liquidare più di 2.300 BTC.
Da allora praticamente durante tutte le sessioni giornalieri di borsa si erano verificati dei deflussi, con un picco il 23 gennaio a cui fece seguito il giorno successivo una singola liquidazione giornaliera da quasi 16.000 BTC.
A partire da tremendous gennaio i deflussi hanno iniziato a ridursi, toccando un primo picco minimo a tremendous febbraio. Comunque sia, a quel picco minimo seguì una liquidazione giornaliera di più di 400 BTC.
Advert inizio marzo le liquidazioni giornaliere tornarono sopra i 9.000 BTC, per poi scendere sotto i 300 BTC l’11 aprile.
Da allora si sono susseguite liquidazioni giornaliere tutti i giorni, comprese tra 400 e 3.000 BTC.
L’inversione di tendenza
Nessuno si aspettava che questa tendenza potesse invertirsi.
Ci si attendeva che, mano a mano che gli investitori uscivano dall’ETF di Grayscale per spostarsi su altri ETF più convenienti, i deflussi si sarebbero ridotti, are available in effetti è avvenuto, ma che ci potesse essere advert un certo punto in questa fase addirittura un afflusso netto giornaliero sembrava davvero improbabile.
Advert esempio, venerdì il 3 maggio l’ETF di Grayscale aveva comunque liquidato più di 900 BTC a causa dei deflussi del giorno precedente. Ed il giorno prima ne aveva liquidati quasi 3.000 in un colpo solo.
L’afflusso di venerdì, a cui non ha ancora fatto seguito un acquisto di BTC knowledge la pausa per il weekend, è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno.
Infatti i mercati crypto hanno reagito bene alla notizia, diffusa sabato mattina quando le borse tradizionali ormai erano già chiuse per il weekend.
A dire il vero già venerdì sera il prezzo di Bitcoin period risalito con un singolo balzo da 59.000$ a circa 62.000$, ma per altri motivi. Sempre nel corso della giornata di venerdì period poi salito anche fino a 63.000$.
Sabato invece si è spinto fino a 64.500$, sia a causa della notizia positiva riguardante l’ETF di Grayscale, sia semplicemente proseguendo la risalita iniziata il giorno prima.
Tra ieri ed oggi comunque il prezzo è rimasto stabile più o meno proprio attorno a quota 64.000$.
Gli altri ETF
Non va dimenticato che mentre l’ETF di Grayscale liquidava quasi 330.000 BTC in meno di quattro mesi, gli altri nuovi ETF sbarcati in borsa l’11 gennaio ne acquisivano più di 500.000.
Quindi non si è trattato affatto di una fuga degli investitori dagli ETF su Bitcoin, ma solo di uno spostamento da un ETF con costi elevati (GBTC di Grayscale) advert altri con costi molto più contenuti.
Anzi, preso nel complesso, il comparto degli ETF su Bitcoin in questi mesi ha attratto molti afflussi di capitali netti, finendo per acquisire circa 200.000 BTC netti, compresi i 330.000 liquidati da GBTC.
Inoltre martedì scorso hanno fatto il loro esordio alcuni ETF su Bitcoin ed Ethereum anche alla borsa di Hong Kong, sebbene non si sia trattato di un grande successo.
Tuttavia con il lancio advert Hong Kong del 30 aprile forse si è conclusa una fase e se ne è aperta un’altra.
A dire il vero se ne period già conclusa una a tremendous gennaio, ma le prime due fasi erano state completamente dominate dai mercati americani.
Il punto ora è che potrebbe essere iniziata una seconda fase in cui potrebbero giocare un ruolo importante anche i mercati cinesi.
In questo momento i mercati cinesi da questo punto di vista stanno giocando ancora solamente un ruolo molto marginale, tanto da essere quasi irrilevante, ma hanno dato il by way of advert un processo che potrebbe anche assumere dimensioni considerevoli sul medio-lungo periodo.
Ai cinesi che non risiedono advert Hong Kong, e che sono la stragrande maggioranza, è ancora precluso l’accesso agli ETF su Bitcoin ed Ethereum.
Se, però, questo processo iniziato il 30 di aprile si concludesse, are available in molti credono, con l’apertura totale di questi prodotti a tutti i cinesi, ecco che la Cina potrebbe diventare il secondo mercato al mondo dopo gli USA, arrivando a giocare un ruolo molto significativo.
In un story quadro non stupisce affatto che negli ultimi giorni i mercati crypto stiano reagendo bene alle notizie che arrivano dal mondo degli ETF.