Il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, ha annunciato la sua intenzione di sostenere il diritto delle persone di investire in Bitcoin.
Nel frattempo, i dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) forniti dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti rivelano una sorprendente accelerazione rispetto alle aspettative.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Il CEO di JPMorgan impegna la banca a sostenere il diritto di acquistare Bitcoin
Come anticipato, il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha annunciato che, nonostante le sue riserve sul Bitcoin, difenderà il diritto delle persone di acquistare questo asset se lo desiderano.
Durante l’Australian Monetary Evaluation Enterprise Summit a Sydney questa settimana, Dimon ha esaminato il recente rally di Bitcoin. Inoltre, ha condiviso le sue riflessioni sulla possibile riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense quest’anno.
Dimon ha dichiarato ai partecipanti quanto segue:
“Difendo il vostro diritto di fumare una sigaretta e difenderò il vostro diritto di comprare un Bitcoin.”
Tuttavia, ha chiarito che personalmente non si avventerebbe mai nell’acquisto di Bitcoin, considerandolo un rischio in un contesto in cui i governi potrebbero reagire negativamente. Come da lui commentato:
“Penso che sia un rischio se sei un acquirente, quando i governi guardano tutta questa roba, perché la sopportano?”
Con il prezzo di Bitcoin che ha recentemente superato i 72.000 dollari, Dimon ha suggerito una pausa agli investitori. In particolare indicando che l’impennata potrebbe indicare una bolla di mercato.
Ha inoltre avvertito che gli acquirenti potrebbero trascurare segnali importanti:
“Non sono così sicuro che il mondo sia così sicuro, o un posto privo di rischi.”
Preoccupazioni sull’inflazione e la politica monetaria
Il prezzo di Bitcoin ha toccato un nuovo massimo storico di 71.868,75 dollari, trainato dall’introduzione degli ETF spot. Questa impennata si verifica in mezzo alle aspettative del mercato riguardo a tassi di interesse più bassi nel corso dell’anno.
Al summit australiano, il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha sottolineato la preferenza per un approccio prudente della Federal Reserve statunitense.
Mentre i dealer scommettono su possibili tagli dei tassi a giugno, Dimon consiglia di attendere fino alla wonderful dell’anno per preservare la credibilità della banca centrale.
Dimon ha enfatizzato l’importanza dei dati nell’orientare le decisioni, avvertendo che l’inflazione potrebbe essere più persistente del previsto. Mantenendo dunque i tassi più elevati per un periodo prolungato.
Il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di febbraio negli Stati Uniti ha rivelato un aumento più rapido del previsto, con l’inflazione annuale salita al 3,2%.
Le cifre del Bureau of Labor Statistics suggeriscono un riscaldamento anche nel tasso core, escludendo alimentari ed energia, con un 3,8% rispetto alle aspettative del 3,7%.
La situazione complessiva dell’inflazione potrebbe influenzare la decisione della Fed di tagliare i tassi, con l’IPC che ha superato le previsioni sia su base mensile che annuale.
Donald Trump: dallo scetticismo all’appoggio pubblico per le criptovalute
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sorpreso il pubblico esprimendo un inusuale sostegno alle criptovalute lunedì, evidenziando il loro impatto positivo sulla sua ricchezza personale.
Trump ha inoltre dichiarato che potrebbe sostenere ulteriormente il settore se ri-eletto a novembre.
Durante un’apparizione sul programma “Squawk Field” di CNBC, Trump ha riconosciuto l’ampio utilizzo delle criptovalute e ha manifestato incertezza riguardo a una loro possibile eliminazione.
Ha parlato positivamente della sua esperienza personale nel guadagnare con prodotti su licenza, inclusi i suoi collezionabili NFT acquistabili con numerous criptovalute.
“Ci guadagno dei soldi, mi diverto anche”, ha detto Trump delle criptovalute. Ha descritto le nuove valute come “pazzesche” e ha notato l’ampio utilizzo, citando il successo delle sue scarpe da ginnastica dorate a tema Trump, recentemente lanciate in edizione limitata.
Trump ha menzionato che le criptovalute sono state utilizzate per transazioni relative alle scarpe, affermando che un paio di scarpe “By no means Give up Excessive High” sarebbero state rivendute per 450,000 dollari.
Nonostante l’apparente sostegno, Trump ha comunque lanciato un avvertimento. Infatti, secondo lui, un passaggio da un’economia sostenuta dal dollaro USA a un’economia più integrata con le criptovalute potrebbe minacciare il dominio globale dell’America.