Ieri, è stato lanciato sui mercati crypto STRK, il token del progetto layer-2 Starknet.
L’esordio però è stato negativo, dato che in meno di 24 ore ha perso la metà del suo valore.
STRK: Il lancio sui mercati del token di Starknet
Il token STRK di Starknet è stato lanciato inizialmente su due alternate, Bybit e KuCoin.
Il prezzo iniziale period di circa 2,4$, ma pochi minuti dopo è stato lanciato anche su Binance dove il prezzo è salito immediatamente advert oltre 7,7$.
Binance è l’alternate in cui si stanno registrando i maggiori volumi di scambio di STRK, quindi ha senso prenderlo come punto di riferimento.
Nell’ora successiva a quella del lancio, su Binance il prezzo period già sceso a 3$.
Su CoinMarketCap, che media i dati provenienti da tutti gli alternate noti in cui viene scambiato, il picco massimo toccato ieri risulterebbe di 3,4$, mentre su CoinGecko è di 3,5$.
Nelle ore successive il prezzo però ha iniziato inesorabilmente a calare, fino anche a scendere sotto gli 1,8$ che sono attualmente il punto di riferimento.
Quindi dal picco di ieri nell’ora del lancio su Binance il prezzo è già sceso del 47% rispetto ai valori indicati dagli aggregatori crypto, mentre rispetto al picco su Binance la perdita è stata del 76%.
Da notare che anche il prezzo iniziale variava molto, dato che su Binance il primo scambio è avvenuto a soli 0,2$, mentre CoinMarketCap indica un prezzo iniziale di 2,4$.
Probabilmente i prezzi della prima ora di scambi su Binance sono stati eccessivamente influenzati dai volumi di scambio iniziali molto elevati, e forse le cifre di CoinMarketCap sono migliori da utilizzare per le analisi.
Sta di fatto che dopo il picco iniziale la perdita è stata comunque evidente, in qualsiasi modo la si voglia vedere.
L’airdrop del token Starknet (STRK)
Il token STRK è stato lanciato da Starknet con un airdrop.
Bisogna tener presente che Starknet è un layer-2 di Ethereum esistente e funzionante da tempo, e che non necessita dei token STRK per funzionare.
La modalità di distribuzione iniziale dei token STRK scelta da Starknet è stata quella dell’airdrop gratuito.
Si è trattato di un airdrop consistente, con 728 milioni di token emessi in un solo giorno, e distribuiti a circa 1,3 milioni di indirizzi.
L’airdrop però ha ricevuto alcune critiche.
In particolare è stata presa di mira la decisione di darne molti al staff di sviluppo ed agli investitori.
Dei 728 milioni di token emessi ne sono già stati reclamati 418 milioni, ovvero più del 70%.
Le critiche all’airdrop
Un quantity così elevato di token che viene distribuito in un solo giorno inevitabilmente finisce per aumentare la pressione di vendita. Dato che la giornata di ieri non è stata particolarmente esaltante per i mercati crypto, la pressione di acquisto non period particolarmente elevata, e tutto ciò non ha potuto fare altro che far scendere il prezzo di scambio.
In particolare il 50,1%, dei token sono stati assegnati alla Fondazione Starknet per l’airdrop ed eventuali sovvenzioni e donazioni alla comunità, mentre il 32% è stato assegnato a dipendenti, consulenti, companion e sviluppatori di StarkWare. Il 24% sarà poi distribuito ai primi contributori ed agli investitori.
I token che verranno distribuiti in futuro, ovvero dopo l’airdrop di ieri, saranno sbloccati ogni mese per 31 mesi consecutivi a partire da aprile, e dovrebbero quindi aumentare ulteriormente la pressione di vendita.
Proprio questo programma di sblocchi ha sollevato altre critiche, anche perchè è stato scoperto che l’effettivo evento di generazione dei token potrebbe essere avvenuto già nel novembre del 2022, con lo sblocco poi posticipato advert aprile 2024.
Questa decisione ha sollevato diversi dubbi.
La critica è che questo evento di generazione sia stato in qualche modo offuscato in passato, e quindi avrebbe avvantaggiato gli addetti ai lavori nei confronti della neighborhood che ha ricevuto l’airdrop ieri.
Alcuni ipotizzano addirittura che si tratti di una exit-strategy che sfrutta la liquidità in entrata grazie al lancio sui mercati.
Le ragioni della discesa del prezzo
La prima ragione del calo di ieri del prezzo di STRK potrebbe essere proprio questa modalità di lancio sui mercati che ha sollevato dubbi. Se fosse davvero una exit-strategy, il valore di mercato del token potrebbe non fare altro che scendere d’ora in poi.
Non vi sono però certezze al riguardo, anche se advert oggi non sembra che il token STRK possa avere un ruolo significativo all’interno del progetto Starknet.
La seconda ragione è il timore che il programma mensile di sblocchi che partirà advert aprile possa fare aumentare la pressione di vendita in futuro, facendo scendere ulteriormente il prezzo.
In altre parole i mercati sembrano temere che la tokenomic di questo token non premi gli holder, ma finisca per premiare soprattutto chi lo ha venduto sul mercato appena possibile.