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I detentori di ADA hanno potuto tirare un sospiro di sollievo nell’ultima settimana, visto che il mercato si è ripreso, portando anche Cardano a risollevarsi. Il co-fondatore di Cardano, di recente, ha sostenuto che il 2024 sarà l’anno in cui l’ecosistema della rete di espanderà al massimo.
Potrà ADA raggiungere $1 nel 2024? Ecco cosa ne pensa anche ChatGPT. E, a proposito di intelligenza artificiale, arriva il nuovo progetto di criptovaluta Scotty the AI, una meme coin che si serve dell’IA per offrire nuove opportunità agli investitori e che ha raggiunto $420.000 in prevendita.
Hoskinson prevede un 2024 esplosivo per Cardano
Con la ripresa generale del mercato, anche ADA riesce a riprendere quota e oggi è a +3% nelle 24 ore, con una salita di quasi il 13% nell’ultima settimana, scambiata a $0,6101. Di recente, il co-fondatore di Cardano Charles Hoskinson ha previsto che il 2024 sarà un anno di massiccia espansione per l’ecosistema di rete.
Hoskinson, in una recente diretta su X, parla di volere una società in cui valori fondamentali come le misure deflazionistiche, il determinismo e la responsabilità inclusiva siano istituzionalizzati, preservati e protetti, in modo che non possano essere modificati finché la maggioranza non concorda diversamente.
Secondo Hoskinson, la combinazione di queste tre idee porterebbe l’ecosistema in linea con i precedenti progressi compiuti durante il mercato ribassista, sottolineando come l’period di Voltaire sia cruciale per la roadmap della piattaforma.
L’aggiornamento inaugurerà una nuova period di autosufficienza nell’ecosistema Cardano (ADA), creando un sistema di tesoreria che consentirà agli utenti di investire in azioni e acquisire diritti di voto per determinare il futuro della rete.
I tre pilastri dell’period Voltaire ruotano attorno al dilemma democratico di lasciare che le persone cambino le cose attraverso una struttura di governance on-chain. Il secondo concetto ruota attorno alle istituzioni della rete, come la Fondazione Cardano che, secondo Hoskinson, sarebbe stata pienamente attivata e certificata attraverso un’approvazione democratica.
Infine, Hoskinson spiega che il terzo pilastro dell’aggiornamento Voltaire è basato sulla rappresentanza costituzionale che tuteli i diritti fondamentali della comunità.
ADA può raggiungere $1 nel 2024? Cosa ne pensa ChatGPT
ADA è molto più di una semplice valuta digitale, in quanto ogni titolare di ADA diventa uno stakeholder e contribuisce all’ecosistema Cardano in molti modi. La Fondazione Cardano, EMURGO e IOHK sono componenti chiave dell’ecosistema Cardano e hanno ricevuto una quantità notevole di fondi durante la prevendita.
Cardano si basa su vari elementi, come l’allocazione consapevole dei blocchi Genesis, l’innovativa tecnologia di consenso Ouroboros Proof-of-Stake (PoS) e Plutus, il linguaggio di sensible contract nativo di Cardano basato su Haskell.
La convalida delle transazioni e i trasferimenti di criptovaluta sono gestiti dal Cardano Settlement Layer (CSL), mentre il Cardano Computation Layer (CCL) è responsabile dei dettagli computazionali come gli sensible contract.
Considerando i suoi aspetti, ADA può quindi raggiungere $1 nel 2024? Secondo ChatGPT ADA diventerà una delle criptovalute più performanti grazie ai suoi sviluppi rivoluzionari, all’adozione diffusa e alla crescente domanda.
Ha rifiutato di fornire una previsione specifica dei prezzi, per cui le è stata posta nuovamente la domanda con una diversa richiesta di jailbreak.
Questa volta il bot è riuscito a dare una risposta chiara ma apparentemente assurda, ovvero: “Aspettatevi che ADA salga a 5 dollari entro un mese”. A questo punto gli è stato chiesto di prevedere il prezzo di ADA verso la wonderful del 2024.
Fonte: ChatGPT
Il bot ha affermato che ADA raggiungerà i $10 entro la wonderful del 2024, ovvero, secondo ChatGPT, farà 25x. Sembra che il bot si aspettasse che toccasse 5 dollari entro dicembre 2023 e continuasse a salire.
Tenendo conto dell’attuale andamento di ADA, è probabile che il token proceda con un rally al rialzo nelle prossime settimane. Intanto continuano a nascere token basati sull’IA: questa volta si tratta di una meme coin, Scotty the AI, che ha raggiunto $420.000 in prevendita.
Scotty the AI: la nuova meme coin basata sull’intelligenza artificiale
Nonostante sia stata lanciata molto recentemente, la meme coin SCOTTY ha raggiunto in breve tempo quota $420.000 nella sua prevendita. Ciò è dovuto probabilmente sia al ritorno della frenesia delle meme coin, sia al fatto che integra l’intelligenza artificiale, allo scopo di permettere agli utenti di investire meglio.
Inoltre, più che una semplice meme coin è un vero e proprio utility token, grazie a tre elementi: lo Scotty Swap, un hub per scambi di token continui e rapidissimi all’interno del progetto stesso, sicuri grazie all’IA; il meccanismo di staking, in questo momento con un APY del 299% e la ScottyChat, grazie alla quale si può discutere di criptovalute, ottenere approfondimenti sul mercato ed esplorare il mondo degli asset digitali tramite l’IA.
L’interfaccia della chat ricorda proprio quella di ChatGPT e presumibilmente potrà anche aiutare gli utenti con dati di mercato in tempo reale e funzioni simili, rendendo il buying and selling e gli investimenti più fluidi.
Per concludere, la piattaforma afferma anche di essere un ottimo strumento per differenziare i progetti buoni da quelli cattivi quindi, in teoria, potrebbe individuare il progetto più sicuro ma anche quello da evitare.
Per adesso non si hanno altre notizie relative a Scotty the AI, ma gli sviluppatori potrebbero, in futuro, aggiungere più elementi interattivi al progetto, come affermato sugli stessi social media ufficiali.
In questo momento, il token nativo SCOTTY ha un prezzo di $0,0053, e può essere acquistato con ETH, USDT o una carta bancaria, collegando il proprio pockets alla pagina ufficiale di Scotty the AI.
La prevendita fa già capire che le premesse per questa meme coin sono interessanti, per cui, chi è interessato, può valutare se investire in questo nuovo progetto a tema cane.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.